Che lavoro fate? 2

Assolutamente geniale. Non aggiungo altro. Tanto per restare in tema con il post precedente...

Che lavoro fate?

In questi anni ho raccolto un po' di biglietti da visita di clienti e fornitori. E leggendoli quasi mai si capisce che lavoro fanno. Io lo so perché magari li ho conosciuti, ma ogni volta mi sorprendo a leggere questi titoloni altisonanti sui biglietti da visita.

Ovviamente tutti scritti in inglese. I lavori normali non esistono più. Tutti sono manager, engineer o qualcosa di simile. Quasi ci si vergognasse a dire che si fa il ragioniere, il geometra o la cassiera. Infatti in un supermercato ho visto le cassiere che portavano una targhetta con su scritto "hostess di cassa". Ma quali hostess, siete cassiere!! (con tutto il rispetto).


Ecco un breve elenco dei biglietti da visita che ho sottomano:

- Principal Consultant

- Executive Manager

- Network Specialist

- Information Technology and Data Communication System Specialist

- Network Operation Manager

- Network Solutions Specialist

- IT Plant Manager

- IT Director

- Channel Sales Manager

- Channel Account Manager

- Large Account Manager

- Territory Manager

- Basic Technology (in che senso?)

- Consultant

Direi che possono bastare. Ha ragione il mio amico Alberto: la bestia l'abbiamo ammazzata? L'abbiamo mangiata? Siamo a posto!

L'insostenibile leggerezza dell'essere

Date un occhio ai post qui sotto... classificateli mentalmente in "post seri" e "post cavolate". Fatto? Adesso guardate quali post hanno più commenti.

Perché quelli seri non hanno quasi mai commenti?

Odio l'ovvio

Perché la gente (ma poi chi è la gente? Anche io sono la gente?) non capisce quando parlo di qualsiasi cosa sottintendendo l'ovvio e quindi mi rispiega l'ovvio?

Perché la gente continua a parlarmi di cose ovvie non sottintendendo l'ovvio?

Regali di Natale


Se non sapete cosa regalarmi ;-) ve lo dico io: qualche fantastico capo d'abbigliamento della fantastica Linearom, ispirata a Marco Ahmetovic, il rom che ha ammazzato quattro ragazzi e si è preso 6 anni di arresti domiciliari da scontare al mare.

Originale come regalo, no?

Viva le chiavette USB


Si certo, sono comode, sono pratiche e tutto il resto. Ma voglio qui riferirmi ad altro. E cioè alla nuova tendenza degli applicativi cosiddetti "portable", che possono girare senza installazione direttamente dalla chiavetta.

Non mi riferisco a cose sofisticate come le chiavette U3 (dal mio punto di vista abbastanza inutili) o a programmi "portabilizzati" da hacker intraprendenti. Ma al fatto che sempre più programmi vengono scritti in modo che, una volta scompattato lo zip da qualche parte, basta lanciare l'exe e funzionano. Senza installazione, senza registrare 45 Dll, senza tonnellate di chiavi di registro, e soprattutto senza infestare le directory Windows e System32 che sono già abbastanza affollate di loro. Le preferenze se le salvano o nella stessa directory o, meglio, nella Documents and Settings. E quando non vi serve più, semplicemente cancellate i file e via. Il sistema rimane pulito e non appesantito.

Ultimamente ce ne sono parecchi. Potrei citare, tra gli altri, XnView, VLC, VirtualDub, eMule, DeepBurner, JAlbum, Notepad++, KeePass, Truecrypt, Cdex, e tanti altri. Tutti disponibili oltre che con il loro bravo installer anche in formato zip che basta scompattare e lanciare (non ci vuole una scienza). Per cui oltre a funzionare perfettamente da una chiavetta li potete anche mettere direttamente così sul PC. E se riformatto la partizione di sistema, siccome li ho messi sull'altra non devo reinstallarli.

Chiaramente è una cosa che non può essere valida per tutti i tipi di applicativi, come quelli che si integrano più pesantemente con il sistema o per es. hanno bisogno di installare servizi di sistema. Però per tutti gli altri va benissimo, e sinceramente spero che sia una tendenza destinata a durare ed anzi ad ampliarsi.

Cultura finanziaria


Ultimamente ho iniziato a seguire un po' anche la stampa finanziaria. Mi sono detto che è una cosa importante, riguarda i soldi che con fatica guadagniamo. Ho pensato che se invece di leggere per 15 anni (o forse di più) riviste di informatica mi fossi letto anche qualcosa di finanza forse oggi avrei più soldi in tasca ed avrei evitato le mazzate della new economy come tanti (ebbene sì ci sono caduto anche io).

Per cui ho iniziato a leggere cose molto soft: escluso il Sole24ore, troppo tecnico, ho trovato il giusto mix nella lettura di Corriere Economia (al lunedì), Plus24 (al sabato) e Il Mondo. Ho iniziato qualche mese fa e devo dire che la cosa mi piace. Sicuramente ne capisco qualcosa in più. Anche se ancora mi lascia perplesso il leggere che illustri esperti, economisti e premi nobel spesso abbiano dello stesso fenomeno visioni diametralmente opposte, per quanto a loro modo ben motivate e supportate da teorie che sembrano corrette. La sfera di cristallo non ce l'ha nessuno, questa è l'unica cosa certa.

Purtroppo mi sono reso anche conto di un'altra cosa: in Italia la cultura finanziaria è bassissima. Come sempre infatti ho cercato di fare un po' di conversazione con amici e colleghi, e purtroppo ho notato che pochissime persone sanno a malapena le basi della finanza. E spesso la risposta che ricevo è sempre la stessa: dopo aver fatto il mutuo non mi resta una lira da investire, per cui...

Poi leggendo la stampa di cui sopra scopri che negli ultimi anni la gente investe sempre meno nei prodotti tradizionali e sempre più in prodotti ultrasofisticati proposti dalle banche, che ovviamente ci guadagnano sopra molto di più. Poi ti tornano in mente Cirio, Parmalat, i bond argentini, la bolla della New Economy, e capisci perché la gente non ne vuole più sapere di investire i propri soldi. E la storia dei mutui subprime (che nessuno ha veramente capito) ha dato la mazzata finale.
Leggetevi a questo proposito un bell'articolo pubblicato sul sito di Morningstar.

Comunque per farsi una cultura ci vuole tempo, qualche mese non basta. Vado avanti a leggere.

P.S. Non chiedetemi consigli per investire. Fareste un pessimo affare. Ognuno sbagli per conto suo :-)

Privacy o no?

In questi ultimi anni si fa un gran parlare di questa privacy. Io penso che la privacy sia morta ormai.

Cinquant'anni fa eravamo tutti anonimi per definizione. Niente telefono, niente mail, niente carta di credito, niente. Quello che facevi non lasciava tracce. Oggi tutto quello che facciamo lascia tracce.

Gli estremi di ogni telefonata sono memorizzati. Quando parli, quanto parli, con chi parli, e se sei al cellulare, anche dov'eri quando hai fatto o ricevuto la telefonata (e si sa che la polizia fa largo uso di questi dati. Attenti a non dimenticare il cellulare spento a casa, fra un po' penseranno che abbiate qualcosa da nascondere). Per non parlare delle intercettazioni a go go.

Quando compri qualcosa, e paghi con denaro elettronico, rimane traccia di quando, dove, e cosa hai comprato. Se usi una delle tante carte fedeltà, raccolte punti, ecc. la catena di supermercati che te le ha fornite sa esattamente cosa compri, quando, quanto spesso, e riesce a tracciare un profilo di che tipo di consumatore tu sia.

Se compri un biglietto d'aereo, neanche a parlarne. Fra un po' ti chiederanno gli esami del sangue per viaggiare in aereo. Se prenoti un treno, idem. Comunque sanno dove vai. Tanto lo saprebbero lo stesso dalla posizione del tuo cellulare.

Vai in macchina? Va bene, ma non prendere l'autostrada, a tutti i caselli ci sono le telecamere che riprendono tutte le auto e relative targhe. Se poi hai il Telepass...

Le telecamere ormai sono dappertutto. In banca, al bancomat, al supermercato, nei negozi, nelle stazioni di servizio, ovunque. Per non parlare di Autovelox e Tutor.

E quello che fate in Internet? Pensate sia anonimo? Per niente... Non dico che tutto sia monitorato, ma potenzialmente può esserlo. La tecnologia lo consente. E consente di farlo su larga scala e in maniera automatizzata (ed è questa la cosa più pericolosa). Senza scomodare scenari da Echelon, molto più banalmente esistono dei software commerciali tipo Websense (li installo io stesso) per limitare e controllare la navigazione Internet dei dipendenti aziendali. E neanche immaginate a che livello di dettaglio arrivino i report che produce...

Adesso anche in Italia si propone di creare una enorme banca del DNA. In UK hanno fatto una legge per cui se siete sospettati di qualcosa e sul vostro computer ci sono dei dati cifrati, dovete consegnare le chiavi di decifratura.

Come vedete, non resta fuori niente. Forse, l'unica privacy che ci resta è quella dentro casa (forse).

Il punto è: tutti questo dati, che finiscono in enormi database, chi li usa? Chi vi ha accesso? Come li usa? Per cosa li usa? E un dato che oggi è considerato poco importante, magari lo sarà domani. Pensate solo al DNA, a cosa si potrà scoprire in futuro. Magari (scenario da fantascienza alla Minority Report) si scoprirà il gene della violenza, e le autorità del futuro decideranno di rianalizzare tutti i DNA raccolti per vedere chi ha quel problema, e metterlo in prigione in via preventiva. Come fate a sapere che questa nuova scoperta non sia usata contro di voi?

Anche la navigazione Internet è una miniera inesauribile di informazioni. Sapere che siti visitate, con chi chattate, che mail mandate, a quali siti siete iscritti... Tutte cose che possono essere raccolte in maniera sistematica e automatizzata. La tecnologia lo consente. E si sa, c'è sempre qualcuno che si fa prendere la mano, legalmente o no.

E poi c'è un nuovo fenomeno, il cosiddetto "user generated content", i contenuti generati dagli utenti. Siti personali, blog, raccolte di foto, in cui la gente parla di se stessa, e fornisce essa stessa informazioni su cosa fa, chi vede, cosa gli piace, dove va. Non c'è nulla di male a parlare di se stessi, ma secondo me è necessario trovare un equilibrio, un compromesso, tra privacy e voglia di raccontare. Chi leggerà quello che scrivi, cosa ne farà? Come userà quelle informazioni? Dipende dalle informazioni, certo, ma vale la pena di pensarci.

Sulle foto, sono ancora più critico. Personalmente sono contrario a mettere on-line foto personali, che ritraggono me o i miei amici. Un po' perché quelle sono foto private, mie e dei miei amici appunto, che ritraggono momenti privati. Per cui è bello metterle on-line per farle vedere agli amici, ma poi chi altri le vedrà? E cosa ci farà oggi? E cosa potrà farci domani? Voi direte, ma tanto sono tutte foto innocue. Certo. Ma non potete sapere come verrà giudicata una foto oggi ritenuta insignificante in futuro, magari relativamente a qualcosa che voi avete fatto o detto.

Un giorno poi, qualcuno finisce ammazzato dopo la festa di Halloween e le vostre foto finiscono su tutte le televisioni. E altre foto vengono giudicate forse oltre quello che sono davvero.

Certo, è un caso estremo. Ma pensateci.

Niente pasti gratis


Era da tempo che volevo fare un bel post sull'ecologia. A parole siamo tutti ecologisti, ma i fatti sono ben diversi. E' un argomento che si potrebbe affrontare da molteplici punti di vista, e non è detto che non torni a parlarne in futuro.

Oggi lo spunto mi arriva da un bell'articolo del Corriere Economia sul World Energy Congress appena svoltosi. Vale davvero la pena di leggerlo.

Cito solo qualche passaggio. Al di sotto di questa riga riporto i passi salienti dell'articolo.

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Entro il 2050 raddoppierà il fabbisogno globale e si dovrà soddisfarlo cercando di arginare al massimo l’effetto serra.

Su un punto tutti sono concordi: colmare il deficit di energia che si prospetta per metà secolo sarà un'impresa epocale. La domanda mondiale punta al raddoppio entro il 2050: lo conferma uno studio presentato dal World Energy Council. A spingere i consumi sarà il boom demografico, che porterà gli utilizzatori di energia da sei a nove miliardi di utenti. I combustibili fossili — petrolio, gas naturale e carbone — saranno sufficienti a coprire la maggior parte della domanda fino a metà secolo, ma non il raddoppio.

Ora al mondo non manca l'oro nero. Scarseggia solo quello facile da estrarre e raffinare. Le riserve di carbone sono quasi sconfinate. Ma il rischio del cambiamento climatico ha già portato a dichiarazioni di volontà politica per una drastica riduzione delle emissioni da combustibili fossili nell'ordine del 50% o anche più, entro il solito 2050. Quindi le fonti fossili saranno, comunque, da sostituire alla lunga.

Se al momento attuale l'umanità consuma in media 14 terawatt al secondo, nel 2050 avrà bisogno di almeno 28 terawatt-secondo. Dunque, da qui a metà secolo, il pianeta non dovrà trovare solo 14 terawatt-secondo aggiuntivi per soddisfare la nuova domanda, ma anche molto di più da fonti carbon-free, per arginare l'effetto serra.

Da dove? Si parla tanto di ritorno al nucleare. Ma anche qui i conti non tornano: costruendo ottomila centrali a fissione (da un gigawatt l'una) si potrebbero ottenere 8 terawatt di potenza. Una bella risorsa, se non fosse che a questo ritmo, con le tecnologie in uso, l'uranio andrebbe esaurito nel giro di dieci anni. Considerazioni analoghe valgono anche per le fonti rinnovabili. Per una potenza oscillante fra i 7 e i 10 terawatt dalle biomasse, bisognerebbe ricoprire l'intera superficie agricola del pianeta con piante adatte a fare da biocombustibile, lasciando spazio alle città, ma senza più nulla da mangiare.

Con il vento, si otterrebbe molto meno: al massimo 2,1 terawatt, ricoprendo di pale eoliche tutte le aree dove soffiano abitualmente venti sostenuti. L'energia geotermica dei continenti è stimata in 11,6 terawatt, ma non sarebbe molto pratico andarla a raccogliere. Anche l'idroelettrico potrebbe contribuire poco al futuribile deficit energetico con 0,7 terawatt, ma solo costruendo nuove dighe in tutti i fiumi rimasti.

Un caso a parte è il sole, l'unica fonte rinnovabile con un potenziale sufficiente a coprire il deficit di 10-20 terawatt di energia carbon-free da qui al 2050. Ma non è facile sfruttare questo bacino potenzialmente inesauribile: con le attuali tecnologie è troppo costoso e impraticabile.

In sostanza con gli strumenti attuali non c'è soluzione al problema energetico.

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Come vedete, la situazione è grama. E ne ho piene le palle di tutti quei finti ecologisti che insistono per il solare, l'eolico e tante altre cose che allo stato attuale NON sono soluzioni, e probabilmente neanche domani.

Cito da un'altro articolo molto interessante:

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Il principale colpevole dell'effetto serra è l’anidride carbonica (CO2), prodotta dall’uomo in concentrazioni sempre maggiori bruciando combustibili fossili. All’inizio dell’800 la concentrazione dell’anidride carbonica in atmosfera non superava le 280 parti per milione, oggi arriva a 380 parti per milione Il dato più alto da 20 milioni di anni a questa parte.

C’è di che preoccuparsi? Certamente sì, ma senza indulgere al catastrofismo. Certo, a leggere il rapporto non c’è da stare tranquilli. Arrestare la crescita dell’anidride carbonica è praticamente impossibile. Si può solo rallentarla. A seconda di quanta anidride carbonica continueremo a emettere, infatti, la variazione di temperatura potrebbe essere compresa fra 1,5 e 5 gradi, con conseguenti scenari disastrosi che vanno dalla carenza d’acqua disponibile alla diffusione di epidemie, dalla riduzione delle terre fertili fino al completo scioglimento e delle calotte polari e all’innalzamento dei mari.

Ma bisogna tener conto del fatto che l’aumento di anidride carbonica è da associare alla crescita economica e all’uscita dalla povertà di circa 3 miliardi di persone. In sostanza occorrerà vedere come sapremo conciliare una contraddizione che è tutta nei numeri di questo pianeta. Un pianeta che non è mai apparso così ospitale.

Lo dicono i dati della stessa organizzazione dell’Onu: la popolazione umana è cresciuta raggiungendo il suo massimo storico e non sembra flettere. Dai 2 miliardi e mezzo del 1950 siamo saliti a oltre 6 miliardi e dovremmo essere circa 9 nel 2050. Non solo: aumentano l’età media e l’aspettativa di vita. Questo significa che, malgrado tutto, le condizioni sulla Terra non sono mai state così adatte allo sviluppo della specie umana. Per di più, il mondo sta conoscendo la fase di più lunga crescita economica della sua storia. Non limitata, com’era accaduto nel passato ai Paesi occidentali, ma estesa sino a comprendere miliardi di nuovi individui.

Se ci fosse un vero e duraturo peggioramento delle condizioni ambientali, però, dovremmo attenderci un’analoga riduzione della popolazione, come avviene in tutti gli ecosistemi. Fa parte dei meccanismi di feedback che costituiscono l’intelligenza del nostro pianeta. Guerre, catastrofi, carestie contribuirebbero a questa riduzione. Se vogliamo evitarle, dobbiamo agire. Tutto dipende dalla velocità con cui la situazione si evolverà. Se l’aumento di temperatura si manifestasse con gradualità, avremmo il tempo per adattarci, sia riducendo il nostro impatto sull’atmosfera sia mitigando le conseguenze negative. Se invece il cambiamento fosse rapido e improvviso, ne pagheremmo conseguenze molto più dure.

Il rapporto dell’Ipcc non lascia dubbi: solo ricorrendo alla cultura e alla tecnologia, due strumenti potentissimi di cui solo la specie umana dispone, potremo salvarci da un triste destino.

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New look

Ho dato una rinfrescata al look del blog (copiando spudoratamente da un altro blog che mi è piaciuto).

Che dite? Meglio? Peggio? Una merda? Era meglio prima?

Il mondo è bello perché è vario...

Qualche settimana fa sono stato ad un aperitivo al Living di Milano, in zona Sempione. Posto molto carino, e molto da fighetti. Bel posto, bella gente, un po' la Milano da bere (se ancora si può dire).

Tre giorni dopo sono stato invece all'Area 51 Rozzangeles, per assistere a una performance di Spazio Petardo (non vi dico chi mi ci ha portato... potete immaginare). Che dire... già Rozzano ha la sua fama. Il posto poi è grezzissimo, ospitato in un capannone di fianco a una carrozzeria, e l'ingresso è in comune! Per cui entrate proprio nel cortile della carrozzeria! A parte l'impatto, poi comunque ci siamo divertiti parecchio (era la sera di Halloween).

Il mondo è bello (anche) perché è vario. L'importante è divertirsi.

Allego un video su Rozzangeles che è favoloso...

Calendario 2008

Dubbio amletico di fine anno. Che calendario di stragnocca mi compro quest'anno?

Mi pare che i calendari siano un po' al ribasso... Gli altri anni non ho mai avuto dubbi, in quanto c'erano sempre uno o due calendari che per la gnocca ivi ritratta spiccavano sugli altri. E la gnocca in questione in genere era molto famosa e mai vista semi ignuda (per cui scattava molto forte la curiosità di vederla come mamma l'ha fatta). Quest'anno no. Il calendario di Max (in genere una garanzia) presenta questa Debora Salvalaggio che a mala pena so chi è. Oltretutto vendono il calendario per forza con il DVD del backstage a 10 euro (mentre gli altri anni il DVD era a parte; si saranno accorti che non lo comprava nessuno per cui quest'anno ve lo beccate così e amen). For Men presenta tale Keyla Espinoza che non si sa chi sia (e con foto neanche tanto belle). Poi c'è Nina Moric (vista e stravista).

Mi sa che quest'anno salto.

Anzi, godetevi il calendario delle ragazze reggiane per Prodi. Se non altro roba genuina.

Rassegna cinematografica 5

Che fine hanno fatto le recensioni cinematografiche? Purtroppo quest'estate di film ne ho visti pochi... Solo ultimamente ho ripreso. Ecco quindi una lista di film visti mesi fa; purtroppo di molti non ricordo quasi niente, il che è un buon indicatore del fatto se il film mi sia piaciuto o no.

Partiamo.

- La casa di sabbia e nebbia: una poveretta perde la casa per non aver pagato delle tasse. Viene messa all'asta e la compra un immigrato iraniano in cerca di riscatto. Ovviamente iniziano a farsi la guerra e finirà molto male per tutti e due...

- My little eye: scusate ma proprio non me lo ricordo... :)

- Ma quando arrivano le ragazze? Questo è un bel film italiano su due amici musicisti jazz... quello figlio d'arte e tecnicamente bravo e quello invece che tecnicamente è meno bravo ma ha il tocco di genio... Però non mi ricordo come va a finire...

- Diario di un'ossessione intima: il maritino perfetto in realtà è un sessuomane incallito. Tromba a più non posso fino al finale inevitabile: la moglie lo becca a letto con l'amica...

- L'università dell'odio: film girato tutto in un campus universitario USA, credo negli anni 70 o 80. Purtroppo tutti i vari gruppi razziali (neri, bianchi, asiatici) se ne stanno per conto loro, finché la scintilla di turno farà scoppiare un bel casino. Non un brutto film, che ci racconta come le varie divisioni siano ancora tutte lì.

- Lei mi odia: non lo ricordo proprio...

- La vita che vorrei: non lo ricordo proprio...

- La vita come viene: idem....

- Megalodon: questo me lo ricordo eccome. Uno dei peggiori film mai visti. La solita ricca megacorporation del petrolio decide di andare a trivellare là dove nessuno era mai giunto prima. Ovviamente risveglieranno il mostro di turno, sotto forma di squalo gigante primordiale. E sono cazzi per tutti. Film ridicolo (anzi ridicolo è dire poco) dalla morale ecologista da 4 soldi, attori sconosciuti, storia risibile e soprattutto girato quasi tutto in computer grafica che sembra fatta con l'Amiga (con tutto il rispetto che ho per l'Amiga).

- Bamboozled: film di Spike Lee. Mi piacciono molto i suoi film, ma questo non me lo ricordo... uhm...

- Man on fire: Denzel Washington è un ex soldato o guardia del corpo o qualcosa del genere che si è ormai perso nei fumi dell'alcool. Tramite un vecchio amico si rimette a fare la guardia del corpo in Messico, per proteggere la figlia di un ricco imprenditore locale. Alla fine troverà nell'amore per la bambiniella la voglia di riscattarsi e tornare a vivere

- Alila: mamma mia questo proprio ho un buco totale...

Processo Calipari

Non si farà il processo per la morte di Nicola Calipari. La cosa non mi sorprende. Al di là delle motivazioni legali, ci sono quelle politiche.

Però, per favore, mi spieghi un avvocato o qualcuno che ne capisce, su quali basi giuridiche è possibile fare un processo per un reato, commesso sì ai danni di un cittadino italiano, ma da un cittadino straniero e in uno stato straniero. Con quale giurisdizione si farebbe un tale processo? Applicando le leggi di quale stato? Ridicolo.

I magistrati sono incavolati per questa decisione. Io sono incavolato con loro perché hanno perso tempo e soldi. Solo che politicamente bisognava fare così.

Ogni volta che abbiamo assistito alla liberazione di italiani rapiti da qualche parte, appena tornano il magistrato li vuole sentire. Per fare cosa? Un processo ai talebani per un reato commesso in Afghanistan? E dove lo facciamo questo processo, in Italia? Ridicolo.

Allora io vado in vacanza all'estero, subisco un reato, e pretendo che la persona che lo ha commesso venga processata in Italia. Inutile dire che una cosa del genere avrebbe dei risvolti imprevedibili.

Non sono neanche d'accordo con quella legge che punisce i reati pedofili anche se commessi all'estero. Solo che quando si parla di pedofilia e terrorismo tutto è permesso e nessuno si permette di fiatare, trattandosi di reati molto gravi. Però astrattamente parlando, se un certo comportamento in un certo stato non è reato, perché mi devo arrogare il diritto di decidere comunque di punire qualcuno? E se sbagliassimo noi a dire che è reato? Sempre in astratto, sia chiaro.

Anche perché il contrario non vale. Per esempio in molti paesi arabi è vietato bere alcolici, e se vi trovano con mezzo milligrammo di maria vi arrestano direttamente. Noi cosa facciamo, gli diciamo che da noi non è reato? Però se uno di loro viene qui e si ubriaca cosa facciamo, lo puniamo perché nel suo paese è reato? Certo che no... e allora le regole non possono valere solo quando fa comodo. E non possono esserci eccezioni, pur se largamente accettate. Chi decide cosa è talmente odioso da essere un'eccezione? E cosa non lo è?

Tutto ciò porta a distorsioni che poi è difficile sanare. Ma tanto... Pedofili! Terroristi! L'uomo nero!

Il mio regno per un calzino

Come mai in quest'epoca ipertecnologica, di materiali speciali, titanio, carbonio, kevlar, materiali derivati dall'industria aerospaziale presi in prestito da stilisti desiderosi del loro quarto d'ora di celebrità, nessuno è ancora riuscito a inventare un calzino che, semplicemente, non scivoli giù senza però stringere come un laccio emostatico?

Il mio regno per un siffatto calzino (anzi almeno due).

Viva il Nobel

Il premio Nobel a un italiano! Evviva! Che l'Italia tutta gioisca di aver dato i natali a un tale genio...

Non che ci sia molto da gioire. Mario Capecchi, nato da padre italiano e madre americana, si è trasferito in America nel 1946. E' cresciuto là, ha studiato là, ha fatto ricerca là per tutta la vita. Inutile dire che in Italia non avrebbe potuto farlo. Quindi di cosa ci stiamo vantando? Del suo genoma?

Si parla tante volte male del sistema scolastico americano, ma come mai la maggior parte della ricerca pura nel mondo, in tutte le discipline (medicina, biologia, informatica) viene fatta negli Stati Uniti?

Cosa vi avevo detto?

Ricordate il mio post un pelo polemico sul Full-HD?

Date un occhio a questo servizio trasmesso da RAI3:

Autostrada MI-BG: inaugurata la prima corsia



E' stata inaugurata sull'autostrada Milano-Bergamo la prima corsia in entrambi i sensi di marcia.

Tutti si sono trasferiti, tanto per provare la novità, in terza e quarta corsia. La prima corsia è quella più libera e più veloce. Speriamo se ne accorgano in pochi o tutti sti miliardi non saranno serviti a niente.

CAPOLAVORO

Non esistono altri aggettivi per descrivere questo sito. Capolavoro.

http://www.cofanifunebri.it/

Notare:

- in home page lo scheletro animato in basso

- nelle varie sezioni del sito, simpatiche foto di fanciulle insieme ai prodotti in vendita.

- in particolare, vi consiglio un clic su "La produzione" e poi di guardare i prodotti della serie "Fascino" (colonna a destra). Insuperabile.

- infine, capolavoro dei capolavori, la pagina dei gadget (http://www.cofanifunebri.it/cofanifunebri-mania.htm) e in particolare i calendari (vi consiglio quello del 2007).

Capolavoro.

Questa storia della Ferrari taroccata è geniale...


Veramente ogni giorno questo è sempre più il paese (scritto minuscolo apposta) delle Banane (scritto maiuscolo apposta).

Questa storia del romano beccato (dopo giorni di appostamenti pare) con una Pontiac travestita da Ferrari (come in Miami Vice si diceva) è ridicola. Sicuramente non sarà più omologata e quindi passibile di multe a iosa, ma addirittura accusarlo di contraffazione... Mica voleva venderla, voleva solo farci un po' il tamarro in giro.

Anche ammesso che non se la sia fatta da solo ma esista un mercato di Ferrari false vendute a poche migliaia di euro, ma vi pare che una cosa del genere penalizzi la vera Ferrari? Ma non siamo ridicoli su... e la Finanza non ha niente di meglio da fare che spiare un tamarro che si fa bello con una Ferrari taroccata? Ma per favore....

E avete notato come tutti i giornali riportino contriti la notizia? Nessuno che abbia il coraggio di dire che questa cosa è una cagata pazzesca...

Leggetevi l'articolo di ZeusNews "Proprietà intellettuale, è guerra ai tamarri" che è geniale....

Forse è la volta buona

Forse ci siamo. Sono anni che se ne parla, ma finalmente pare che la tanto attesa riedizione di Blade Runner sia in arrivo.

Blade Runner è un capolavoro assoluto. Un film che ha segnato profondamente tutta la fantascienza venuta dopo. Ambientato nella Los Angeles del 2019, cupa, opprimente, ripresa sempre di notte, sempre sotto la pioggia, popolata da un'umanità cosmopolita (soprattutto asiatica), tecnologicamente decadente.

Cito da Wikipedia (perché non saprei riscriverlo meglio):

"Blade Runner è da molti ritenuto più di un semplice film di genere, perché si confronta con temi profondi come l'umana paura di morire, l'anelito all'immortalità, la nostra debolezza di fronte ad eventi più grandi di noi, ma anche la capacità di alcuni di dar prova di una grandissima quanto inaspettata generosità.
L'estrema cura e ricercatezza delle immagini e degli effetti, la particolare ambientazione (anche gli esterni hanno sempre una luce notturna), le innovative atmosfere create (la continua dominante blu, gli ambienti urbani tecnologicamente sofisticati ma caotici e brulicanti di una umanità confusa e sempre immersa in una penombra artefatta), le sofisticate e coinvolgenti musiche di Vangelis, hanno rapidamente reso questo film un cult-movie, che ha fatto scuola e ha segnato una svolta irreversibile nella successiva produzione di film di fantascienza. Quasi tutti i film del genere girati dopo Blade Runner, infatti, in un modo o nell'altro non possono fare a meno di richiamarne più o meno consapevolmente il tipo di immagini, o di atmosfere, o anche solo di colori o suggestioni visive."

Finora, in DVD era uscita solo la versione Director's Cut all'inizio dell'era DVD, tecnicamente scarsa e senza nessun extra aggiunto. Per qualche anno è addirittura sparita dalla vendita, credo per problemi di diritti. Recentemente è stata ripubblicata in versione rimasterizzata. Ma sono anni che si parla appunto di una versione Final Cut, rimasterizzata, con un bel po' di extra, e anche su supporti HD (e pare anche qualche ulteriore rimaneggiamento da parte di Ridley Scott). Stando a quello che si legge in rete, non dovrebbe mancare molto. In America lo riproietteranno anche nei cinema. Speriamo che lo facciano anche qui, ancora ricordo l'emozione di vedere la Trilogia originale di Guerre Stellari al cinema. Non è la stessa cosa di vederlo a casa, per quanto figo sia il tuo impianto HT.

Personalmente possiedo in VHS sia la versione classica che quella Director's Cut (che non mi dispiace, ma preferisco l'originale). Possiedo poi due CD con la colonna sonora, quello originale e la riedizione curata da Vangelis. Il DVD non l'ho mai voluto comprare, non ritenendolo all'altezza di un tale capolavoro. Forse l'attesa è finita.

Intanto, gustatevi il trailer. Ne vale la pena.

Il mio vecchio impianto hi-fi mi ha lasciato...



No, non ha tirato le cuoia... Semplicemente si è trasferito a casa di mio fratello. Non mi ricordo neanche quanti anni ha... forse più di una quindicina. All'epoca lo avevamo pagato una milionata. Amplificatore, lettore CD e doppia piastra per le cassette, tutto a componenti separati. Nero. Pioneer. Made in Japan (mica in Cina).

All'inizio lo abbiamo preso con le casse Pioneer anche loro. Beata ignoranza. Messe poi in un modo assurdo, una di fronte all'altra, in alto a livello del soffitto. A pensarci mi sento male. Vendute, e sostituite con una coppia di Mission 751 (nella foto, anche se le mie sono nere). Fantastiche. Piccole, pesanti, woofer in polipropilene trasparente in alto, tweeter in basso, accordo reflex sul davanti. Pagate 750mila lire di sudati risparmi. Suonano tuttora da Dio, con l'ampli da 40 watt.

Peccato che io non lo usassi più da anni. Lo usava molto mio fratello, invece, per cui è naturale che se lo sia portato via (tranne la piastra, che è rimasta qui a morire!). Qualche sabato fa abbiamo caricato tutto in macchina e abbiamo fatto il trasloco. Il cavo Monster Cable di potenza era già in loco da mesi. Il cavo Monster Cable M150 di segnale invece è rimasto a casa mia.

Piccola parentesi sul cavo Monster Cable. Io non ho mai creduto troppo a questa storia che i cavi modificano il suono, ma ho voluto provare. E resto della mia idea. Quel cavo costava 150mila lire. Me lo sono fatto portare da Andrea dall'America. 40 dollari (circa 70mila lire). Magari suona uguale, ma dopo 15 anni i connettori placcati oro sono ancora perfetti. Spettacolo.

Abbiamo rimontato il tutto nel salotto di mio fratello. In posizione migliore di quella di prima, più in basso, meno distanti tra loro, ma con più aria intorno. Non c'è niente di più importante dell'aria intorno alle casse.

Abbiamo anche tolto i coperchi di ampli e CD e ci abbiamo passato l'aspirapolvere. Non avete idea di cosa c'era dentro.

Infine, accensione. Primo CD Paolo Fresu. Suona. Cazzo se suona. Il CD cigola un po', l'ampli ha la manopola del volume che fa un po' rumore quando la giri. Ma cazzo se suona bene.

Per un attimo ho pensato di riportarmelo a casa. Ma so che è in buone mani.

L'hi-fi sta morendo. Fra poco esisterà solo musica compressa. O forse no? In fondo, l'hi-fi ha sempre interessato solo lo 0,1% della gente. Magari continuerà ad essere così. Continuerà ad esistere un manipolo di appassionati pronti a spendere cifre folli per un po' di sana alta fedeltà esoterica. Speriamo.

Ma i RIS cosa cavolo fanno?


Premesso che: non sono un esperto di indagini scientifiche (solo un fan di CSI) e quello che sappiamo è mediato dai giornali (che di cazzate ne scrivono a iosa) una domanda mi sorge spontanea: ma i RIS cosa cavolo fanno?

Tre esempi.

Delitto di Garlasco: dopo 50 giorni dall'omicidio tornano con i genitori della ragazza a casa loro per fare l'inventario e vedere se manca qualcosa, che magari è stata usata come arma del delitto. Dopo 50 giorni?? Ma non si poteva fare prima?

Dopo più di un mese, salta fuori una macchia di sangue sul pedale della bicicletta. L'indagato finisce in carcere. Dopo 3 giorni lo scarcerano perché le prove non convincono. I RIS dicono che le analisi sono preliminari. Preliminari? Ma scherziamo?

Delitto di Cogne: anche a un paio d'anni di distanza, i RIS tornano nella villetta per cercare prove. Peccato che la villetta sia stata dissequestrata e i Lorenzi sono tornati a vivere lì. Cosa volete trovare dopo due anni? E anche se trovate qualcosa, come fate a dimostrare che la scena non è stata inquinata? Boh...

Delitto di via Poma: svolta clamorosa. Dopo 17 anni, con tecniche modernissime che all'epoca non erano disponibili, i RIS trovano, udite udite, la saliva del fidanzato sul reggiseno di lei. Ridicolo. Capirei avessero trovato la mia... ma quella del fidanzato... sai com'è, ogni tanto un bacetto sulla tetta ci scappa tra fidanzati...

Rimango perplesso. Grissom salvaci tu.

Amicizia

Prendo spunto dal post del mio amico Angelo per parlare anche io un po' di amicizia. I suoi amici di sempre li conosco anche io, anche se solo da qualche anno. Non ho condiviso con loro l'adolescenza, ma tante storie ormai mitiche me le hanno raccontate e un pochino mi sento come se ci fossi stato anch'io. Mi hanno accolto nel loro gruppo e di questo li ringrazio.

Gli amici della mia adolescenza non so dove siano finiti. I compagni di scuola non li vedo più, tranne uno con il quale sono rimasto in contatto. Anche se la nostra è un'amicizia un po' strana. Molto formale. Con gli altri alla fine non ho mai legato più di tanto.

Il mio migliore amico dei tempi delle medie non so che fine abbia fatto. Non lo vedo da anni. Perché? Non me lo ricordo. Non abbiamo litigato, semplicemente ci siamo persi. Peccato.

Degli ex-colleghi, con qualcuno posso dire di essere rimasto amico. Con qualcuno ho fatto anche delle vacanze.

Infine, ci sono gli amici del servizio civile. A loro (o meglio, ad alcuni di loro) sono legatissimo. E' un'amicizia vera, anche se ormai ci vediamo poco. Viviamo in città diverse. Ognuno ha la sua vita, il suo lavoro. Qualcuno si è sposato, qualcuno ha figli. Anche lì, io sono arrivato dopo. Loro erano già un gruppo affiatatissimo. Tutti diversi, ma tutti speciali. Io sono arrivato dopo 6 mesi. Mi hanno accolto. E sono stati 6 mesi fantastici, in cui abbiamo condiviso tutto, mangiare, dormire, divertirsi, andare in piscina, andare nei locali, andare al cinema (quanti film quell'anno!), cercare di combinare qualcosa con le ragazze del posto (e qualcuno ci è anche riuscito! Vero Pari?). E anche i momenti brutti, perché il lavoro che facevamo non era sempre piacevole. Tutte cose che hanno rafforzato la nostra amicizia. Quando se ne sono andati, ero molto triste. Non è stata più la stessa cosa con quelli che sono arrivati dopo. E i 6 mesi che mi mancavano sono passati lenti...
Per anni siamo tornati là a fare dei week-end... come a illuderci che quell'esperienza non fosse finita. Poi ci siamo spostati a Lignano Sabbiadoro, dove Michele aveva la casa. Adesso ci vediamo molto poco, ma quello che abbiamo condiviso rimane.

Farsi nuovi amici diventa sempre più difficile, in questa società. In questa Milano. E anche tenersi quelli vecchi. Perché alla fine mi rendo conto che sono sempre io a chiamare ogni tanto. Per fare gli auguri di Natale, o semplicemente per chiedere come va e fare due chiacchiere.

Continuerò a farlo.

Ti dico subito che sono molto perplessa...


Domenica pomeriggio. Mostra di Yamamoto Masao, un fotografo giapponese. Una serie di foto delle dimensioni di una cartolina, messe apparentemente a caso (ma sicuramente rifacendosi a qualche filosofia orientale, tipo quella dei giardini giapponesi) su pareti di un bianco abbagliante. Quasi tutte in bianco e nero. Tipo la parete che vedete qui, ma molte meno. Alcune piccolissime.

Al centro della stanza, una specie di cubo, per entrare nel quale bisogna abbassarsi e passare da un'apertura alta circa un metro. All'interno, un'unica foto.

Ecco perché Sara, all'ingresso, ha esordito con la frase che dà il titolo al post.

Teoria della Coda


ATTENZIONE: questo è un post storico. Infatti, la mia Teoria della Coda è ormai considerata a livello delle tre leggi della robotica di Asimov. I miei amici già la conoscono ma è tempo di renderla nota al mondo (modesto oggi, eh?).

La teoria della coda si compone di tre punti, di cui il primo è quello più importante in assoluto:

1. Non puoi sfuggire alla coda

2. Solo in coda l'uomo è veramente se stesso

3. La coda è democratica


Spiego ora in dettaglio i tre punti.

Il primo punto è il fulcro e il perno di tutto. La sua importanza è di gran lunga superiore a quella degli altri due. In sostanza, sei sempre in coda. Sei in coda in macchina. Sei in coda al semaforo. Sei in coda in autostrada. Sei in coda alla posta. Sei in coda alla cassa del supermercato. Sei in coda alla cassa del cinema. Sei in coda in mensa. Sei in coda al check-in in aeroporto. Sei in coda dal medico. Sei sempre in coda.

Riguardo la coda da traffico, non puoi comunque sfuggire alla coda. Non esistono strade alternative. Se esistono, le conoscono anche gli altri, e si imballano anche loro. Sei spacciato.

Il secondo punto: guardate le altre macchine quando siete in coda. Gente che legge, gente che parla al telefono, gente che discute, gente che ride, gente che si bacia, gente che si trucca, gente che si mette le dita nel naso. In coda si è più se stessi.

Il terzo punto non è del tutto vero. Certo, la coda è democratica, se sei in coda con una 500 o con una Ferrari sempre in coda sei, ma diciamo che sulla Ferrari ci stai meglio. Oppure hai il macchinone con autista, e te ne fotti. Oppure sei oltre e prendi l'elicottero. Magari in aeroporto hai la tessere di Mega Super Frequent Traveller Platinum, e hai il check-in riservato senza coda. Al supermercato ci mandi la filippina. Diciamo che la coda è democratica al 90%. Anche qui, le leggi sono uguali per tutti, ma per qualcuno sono più uguali.

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. E soprattutto casi in cui siete riusciti a infrangere la prima legge.

L'arte, cos'è?


Negli ultimi due anni ho visto parecchie mostre, soprattutto di fotografia e di pittura diciamo "moderna". Alcune mi sono piaciute, altre no...

Per esempio l'ultima che ho visto è stata la mostra di David Goldblatt, fotografo sudafricano. Non mi è piaciuta. Ho capito quello che l'autore voleva comunicare, ma onestamente le foto non mi dicevano molto. Specialmente quelle che riprendevano gli edifici.

La stessa cosa l'avevo provata vedendo la mostra di Helmut Newton, molto più famoso. Belle e provocanti le foto delle modelle, ma insieme a quelle c'erano una serie di foto di paesaggi che mi hanno lasciato perplesso. Quelle in assoluto che mi hanno fatto pensare "l'arte è misteriosa" erano una serie di foto fatte dal finestrino dell'aereo in fase di atterraggio su Parigi. Foto di palazzi visti dall'alto. Di artistico non c'era nulla. Solo che le aveva fatte Helmut Newton.

Un'altra volta che ricordo rimasi molto perplesso fu durante la mostra sulla pop art. Alcune cose geniali, altre molto discutibili. Ricordo che guardai a lungo un quadro, completamente nero, dipinto con una sostanza tipo catrame. Tutto nero. Chissà l'autore cosa voleva comunicare. E chissà perché qualcun'altro ha deciso che quella è arte.

Molto belle invece le mostre di Mario De Biasi, Henri Cartier-Bresson e Life, nonché tutte quelle del World Press Photo. Al di fuori della fotografia invece, assolutamente geniale Keith Haring (cui dedico l'immagine), mentre più controversa l'arte di Jean-Michel Basquiat.

L'arte è misteriosa.

Ennesimo fine settimana passato a lavorare


Ennesimo fine settimana lavorativo (e purtroppo neanche l'ultimo).

Dopo l'ultima migrazione il risultato è quello che vedete.

Abbiamo prodotto.

Che non voglia

Oggi sono tornato al lavoro.

Crisi dei mutui

Qualcuno ci ha capito qualcosa? Io un pochino, anche se non sono troppo sicuro...

Noto comunque che in Italia la cultura finanziaria è prossima allo zero.

Scoppia sta benedetta crisi dei mutui subprime, crolla la borsa, e io mi becco la trasmissione mattutina della RAI (non so se UnoMattina o come cavolo si chiama...). La presentatrice intervista l'esperto di turno, che spara le solite quattro cazzate. Si vede che lei non ne capisce una beata fava, perché chiede per ben tre volte "Ma i consumatori italiani possono stare tranquilli vero?".

Si si... stiano tranquilli i consumatori italiani... Chi ha un mutuo continuerà a pagarlo senza dubbio. Anzi un po' di più dato che i tassi sono in salita.

Sopraffatto dal digitale

Sono sopraffatto dal digitale... Non ce la faccio più.

La fotografia digitale ti permette libertà che prima erano impensabili. Scatti come vuoi, quando vuoi, e soprattutto quanto vuoi. La quantità prima della qualità. Tanto non costa niente. Su 100 foto ce ne saranno 5 buone, no?

Ha ragione il fotografo che mi ha fatto un paio di lezioni; bisogna pensare un po' di più in analogico, pensare alla foto, a cosa si sta facendo, non scattare a cazzo perché tanto non costa niente. Giusto. Però non è affatto facile. E quando scatti, pensi subito meglio uno scatto in più che uno in meno.

Il risultato è quello che vedete qui (ho fatto una ricerca nella cartella dove metto le mie foto, impostando la data dal 1 gennaio 2007): che ti ritrovi in pochi mesi con migliaia di foto, che vanno guardate, analizzate, selezionate, e magari ritoccate per tirare fuori quelle 5 di cui parlavo prima. E questa cosa richiede una marea di tempo. E gli amici si incazzano perché le foto che gli hai fatto le vedono dopo mesi. E quell'idea di mettere qualche foto online viene rimandata all'infinito.

Non ci sto più dentro. Scusatemi.

Il PC nuovo NON mi sta dando soddisfazioni... 2

Piccolo aggiornamento sulla situazione, che è un po' migliorata:

- il disco nuovo è OK, nessun problema. L'unico problema è che lo sto riempiendo troppo in fretta...

- allo schermo wide mi sto abituando, ma sono quasi convinto che per lavorare sia meglio un bel 4:3

- software: Adobe Reader è stato aggiornato alla 8.1, che risolve i crash quando si usa la funzione di ricerca. Winzip invece no, ma in quel caso il problema è veramente secondario. Adobe Reader invece lo uso spessissimo. Comunque non posso esimermi dal fare il solito commento sui software che funzionano bene e man mano vengono arricchiti di centinaia di funzionalità che non usa nessuno, e nel frattempo diventano più instabili e più bacati. E più bacati su funzioni usate spesso. Ma come lo fanno il beta testing? Niente di nuovo sotto il sole.

- infine il wireless. Qui avevo sottovalutato la situazione. Il problema era bello serio. Praticamente, in maniera casuale, la scheda wireless "moriva" (addirittura si spegneva il led sul portatile!!), a volte anche due o tre volte in un giorno. Unico sistema di ripristinare il funzionamento, un bel reboot della macchina. Un po' scomodo, che dite? Una rapida ricerca nella knowledge base Dell conferma il problema. Soluzione: installare gli ultimi driver. Peccato che io avessi già quelli, anzi, quelli ancora più nuovi scaricati dal sito Intel. Allora cerco un po' nei forum, sempre sul sito Dell, e vengono fuori decine e decine di messaggi di gente con lo stesso identico problema. Pare che il problema sia nell'interazione tra la scheda Intel 3945ABG e il BIOS dei Dell, oppure con il modulo Bluetooth. Però la cosa sconvolgente è che ci sono messaggi vecchi di almeno 6 mesi, e nessuna soluzione proposta da Dell o Intel. Pare anche che il problema sia causato dai driver 11.x, e non da quelli 10.x. Verso giugno un utente posta nel forum un messaggio ricevuto da Dell, in cui gli dicono che hanno individuato il problema e sarà risolto a metà luglio con nuovi driver. Alleluja. Nel frattempo, sul sito Dell vengono tolti i driver 11.x e rimessi quelli vecchi (confermando così la teoria che il problema è stato generato dai nuovi driver). Arriva metà luglio e non esce niente, ma tanto sto per andare in ferie e me ne fotto. Infine, a metà agosto escono i nuovi driver 11.x. Nelle release notes viene fatta esplicita menzione del problema, e si scopre che il problema è causato dall'interazione con il modulo Bluetooth. Da notare che i driver sono usciti solo sul sito Dell, e non su quello Intel. Comunque li ho installati e testati per qualche giorno, e il problema sembra risolto (sgrat sgrat).

Anche qui non posso esimermi dal fare il solito commento, per cui compri tutta roba di marca sperando che sia tutto bello stabile e testato, e poi due aziendine come Dell e Intel ci mettono più di sei mesi a risolvere un problema grave come questo. Per questo motivo il tag di questo post è fanculo....

Qui lo dico e qui lo nego

Mi piace la canzone di Zucchero, "Un Kilo". E chi mi conosce sa che odio Zucchero. Sarà che sto scivolando inesorabilmente verso la massificazione?

"Il tuo cervello non muove il kilo. Poroporopompompero".

Oggi mi sento allegro...

...per cui vi beccate una serie di post allegri e ottimisti.

Eh eh...

Dagli all'ubriaco...


In questo agosto povero di notizie, i TG hanno trovato il loro capro espiatorio: l'ubriaco, causa di tutti i mali.

Non che guidare ubriachi sia bene, ma mi sovvengono una serie di considerazioni:

- le norme precedenti mi pare fossero già abbastanza severe, dato che bastavano un paio di bicchieri per risultare positivi al test. Ma com'è che in 15 anni che guido non mi è MAI capitato che mi facessero il test del palloncino? Comunque tranquilli, sono astemio, ma sono anche sicuro che quella volta che berrò un bicchierino mi beccheranno...

- qualcuno dice ancora che molte strade fanno schifo e sono pericolose? Che hanno un asfalto di merda, che la segnaletica fa ridere, che sono poco illuminate eccetera? Non c'è bisogno di sistemarle, basta abbassare il limite di velocità. Poi magari ci piazziamo anche un bell'autovelox così prendiamo due piccioni con una fava.

- qualcuno dice che la scuola guida non serve a niente? Che ti insegna solo a parcheggiare?

Per cui sapete cosa facciamo? Mettiamo sanzioni ancora più severe per regole che tanto nessuno farà rispettare, e siamo a posto.

Ma andate a fanculo , va....

Franzoni + Corona


Cosa hanno in comune?

Entrambi sono accusati di crimini più o meno pesanti (a dire il vero, uno molto più pesante dell'altro). E' un problema? In Italia no...

Va bene, mi avete accusato, ma io non ci penso proprio a finire in galera. Primo, prendo uno stuolo di avvocati che tirano in lungo 10 anni. Faccio appello a tutto fino in Cassazione e poi anche al Papa se serve. E se mi condannano chiedo la revisione del processo. Se poi riesco a prendere anche un avvocato famoso che è anche parlamentare siamo a posto. Durante il processo tu porti un esperto che dice bianco? Il mio esperto dice nero. Il tuo esperto dice che sono stato io? Il mio esperto tirerà fuori una sequela di dubbi che alla fine non sarai neanche sicuro di come mi chiamo.

Secondo, vado in televisione, da Vespa, da Mentana, da Costanzo, da tutti. E qui posso scegliere se fare la vittima e mettermi a piangere oppure fare lo sborone e contrattaccare su tutto. In ogni caso ti metto in piedi una campagna mediatica che alla fine sembro Madre Teresa. Non lo vorrete mica condannare quel poveretto, per me non è stato lui.

Terzo, già che ci sono scrivo un bel libro, tanto per ribadire la mia verità, e magari faccio anche qualche soldo, che male non fa.

Se poi alla fine proprio mi condannano, pazienza, ma tanto in galera non ci vado. Non sono pericoloso, non posso reiterare il reato. Al limite, dopo 15 giorni di galera, un medico dirà che sto male e proprio non ce la faccio a stare lì.

Per cui sapete chi è lo stronzo? Siete voi...

Al Gore + Schwarzenegger


Cosa hanno in comune?

Anni fa, agli albori di Internet (credo agli inizi degli anni 90) la gloriosa rivista MCmicrocomputer (ormai defunta) pubblicò la traduzione di uno scritto di Al Gore (all'epoca vicepresidente di Clinton). Ricordo che rimasi molto colpito. In pratica, Al Gore sosteneva che le "Information Superhighways", le autostrade dell'informazione (Internet in pratica) avrebbero avuto un ruolo centrale nello sviluppo economico e sociale dell'America, con la stessa importanza (se non maggiore) che avevano avuto le autostrade e le ferrovie nell'800. Per cui il governo doveva fare di tutto per favorirne lo sviluppo. Mi sembrava un discorso del tutto illuminato. Rimasi sorpreso che venisse da un politico. A distanza di poco più che un decennio mi pare che non ci siano più dubbi sul ruolo di Internet nello sviluppo della società.

Qualche settimana fa il Corriere Economia ha pubblicato la traduzione di uno scritto di Schwarzenegger, ora Governatore della California (il cosiddetto Governator). Questa volta sull'inquinamento globale e l'ecologia. In pratica, Schwarzenegger sostiene che la risposta all'inquinamento deve venire non da divieti, ma dalla tecnologia. Dobbiamo sviluppare delle tecnologie più amiche dell'ambiente. Pur se meno illuminato e più sul vago, mi sembra comunque un discorso interessante.

Adesso anche Al Gore è impegnato su temi ecologisti. Pensate se fosse diventato lui presidente al posto di Bush...

Ora fermatevi un attimo, e pensate a uno dei nostri politici che fa un discorso tipo questi.

Mi viene da piangere. Noi abbiamo Pecoraro Scanio.

Costruiamo qualcosa?


Che so, una bella opera pubblica. Che dite?

Costruiamo un bel ponte? Ma no, non serve... ci sono già i traghetti. Poi con quello che costa...

Costruiamo una bella ferrovia nuova? Ma che siete pazzi? Dobbiamo sventrare una montagna, c'è dentro l'uranio, e poi chi la usa sta ferrovia, che in Italia andiamo tutti in macchina... No, no, lasciamo perdere...

Allora costruiamo una bella strada nuova, che quella vecchia è al collasso. Ehm... No... Passerebbe vicino alla villa del sig. Rossi... Aizziamo tutto il paese contro l'impresa, blocchiamo le strade e anche la ferrovia... E che cazzo, che sta strada la facciano da un'altra parte...

Vabbé, proviamo allora ad allargare l'autostrada.... dopo mesi e mesi di lavoro inaugurano la quarta corsia per una manciata di kilometri e cosa succede? Che prima la gente usava la seconda e la terza corsia, adesso la terza e la quarta. Siamo daccapo. Ah, e poi c'è il limite a 100 km/h, così diamo più multe...

Ma cos'è questa puzza? Ah già, siamo pieni di monnezza... Le discariche sono tutte piene. Per favore, qualcuno risolva questo problema. Se le discariche sono piene fatene di nuove. Cosa? Dove? A 3 km da casa mia? Eh no cazzo, con tutto lo spazio che c'è proprio qui dovete rompere i coglioni? Voi non sapete chi sono io. Adesso scateno tutto il paese, vi faremo rimpiangere solo di aver avuto questa idea....

Ammazza che caldo che fa. Quest'anno mi faccio anch'io il condizionatore e fanculo il risparmio e l'ambiente e tutto il resto. Cosa? Non c'è corrente? Ma come, questo Paese che non ha una politica energetica non ha abbastanza energia? E che cavolo, costruite altre centrali. Ma non qui però. Da un'altra parte. Non scherziamo, noi abbiamo dei figli, mica vogliamo fargli respirare quella merda e quell'inquinamento. Questa centrale (qui) non s'ha da fare.

Ah, tua figlia è morta investita da un'extracomunitario senza permesso di soggiorno, già raggiunto da decreto di espulsione, che guidava ubriaco e che era uscito con l'indulto? Cosa vuoi che ti dica, mi dispiace, ma sai, le carceri sono piene e lo Stato non sapeva bene cosa fare, per cui ha deciso che la cosa migliore era liberare un po' di gente...

In Italia non si può fare più niente, qualunque cosa fai dà fastidio a qualcuno. E mentre noi litighiamo, gli altri vanno avanti. Andiamo avanti così.

The club

Ogni tanto, cazzeggiando a casa, metto su MTV o AllMusic, tanto per sentire un po' di musica. Su AllMusic ogni tanto i video sono intervallati dai videomessaggi di The Club, una specie di community per trovare nuovi amici (in pratica per trombare...).

Più che altro vengono registrati in locali e discoteche; un intervistatore fa varie domande banali e i candidati rispondono. Fino a non molto tempo fa molte domande erano su sesso et similia, mentre recentemente sono diventate un po' più soft. In particolare, spesso ne vengono fatte due di geografia: "Dove si trova il Vietnam" e "Qual'è la capitale degli Stati Uniti".

La risposta tipica alla prima è "Non lo so", alla seconda "New York".

Agghiacciante.

Sarà che da piccolo passavo ore con un atlante in mano. Vi prego, regalate un atlante ai vostri figli.

Allego giusto un video da Youtube tanto per far vedere il personaggio medio che popola questi video (anche se non ne ho trovato uno con le domande in questione):

RSS

Dato che un sacco di gente quando parlo di RSS mi chiede cos'è, mi sono deciso a scrivere un bel post.

RSS sta per Really Simple Syndication; in pratica è un sistema con cui un sito può pubblicare i suoi contenuti attraverso un feed (aggiornato dal sito stesso) che viene letto da un feed reader (o aggregatore). I siti più adatti a usare RSS sono tutti quelli che pubblicano notizie, aggiornamenti, comunicati stampa, i blog, ma anche per esempio comunicare il rilascio di nuovi prodotti, o programmi, o driver. In pratica qualunque sito non statico può beneficiare dell'uso di RSS, e ormai moltissimi siti li usano. Quando vedete questi simboli:




significa che il sito pubblica uno o più feed RSS. Tecnicamente RSS non è altro che un file XML che viene scaricato via HTTP (per cui dove funziona un browser funziona anche RSS).

Qual è il vantaggio? Che è possibile tenere sotto controllo un numero di siti anche elevato senza doverlo fare manualmente. In pratica, invece di andare voi manualmente su n siti usando il browser, lo farà il feed reader per voi. Ancora più utile per quei siti (come questo blog!) che non vengono aggiornati spesso, per cui in pratica dovete visitarli solo per vedere se c'è qualcosa di nuovo. Quando il sito viene aggiornato con una nuova notizia sarà il feed reader stesso ad avvertirvi.

Io personalmente uso Feedreader (grande fantasia nel nome, eh?) che è un po' grezzo ma fa il suo lavoro. Ovviamente ce ne sono molti altri più o meno sofisticati. Adesso anche IE7 supporta l'RSS, per cui se volete lo potete provare direttamente dal browser. Anzi, IE7 fa una specie di scansione della pagina e se trova link a feed il simbolino sulla barra in alto da grigio diventa colorato.
Insomma, non avete nessun motivo per non usarlo :-) E vi ricordo che anche questo blog ha il suo bel feed, il link si trova in fondo alla pagina dove c'è scritto "Iscriviti al post (Atom)".

Quanti cavi ci vogliono?


Per creare un groviglio da imputtanamento totale? Che bestemmi per separarli tutti? Lasciate la vostra risposta nei commenti... e vediamo chi ci azzecca.

Perché quando sei in macchina e ascolti la radio....

... le canzoni più belle partono sempre quando sei quasi arrivato nel posto dove stai andando (ergo arriverai a destinazione prima che la canzone sia finita)?

Vediamo però il rovescio della medaglia... quando parte la canzone bella è perché sei quasi arrivato :)

Appena io parlo male del Profeta...


... Lui pensa bene di smentirmi!! D'ora in poi vedrò di parlarne male prima di ogni gara decisiva :-)

Purtroppo non ho potuto vedere la gara causa sabato lavorativo. L'hanno data in replica oggi (anche con il commento che ieri mancava) ma non lo sapeva nessuno per cui... ho visto per caso solo gli ultimi due giri.

Grande Profeta (anche se la sostanza del mio discorso resta...).

Marketing FIAT


Che la Fiat sia cambiata non c'è dubbio... Guardate per esempio cosa ho beccato l'altra sera mentre percorrevo la tangenziale di Milano. Un camion con sopra un po' di Fiat 500, tutte rigorosamente coperte e con un bel cartello con scritto "Welcome bambina". Un'operazione di marketing simpatica e a basso costo.

Il prossimo...

...pirla che mette l'autenticazione tramite TACACS o RADIUS anche sulla console di apparati messi in stanze chiuse a chiave gli tiro una testata! E che cazzo... mentre stai riconfigurando la rete ovviamente non si raggiunge più una beata fava, in più fai la cazzata, allora vai in console per riprendere la situazione e non entri neanche lì perché il server di autenticazione non è più raggiungibile e devi fare password recovery. Andate un po' a fanculo...

Matrix


Non sto parlando ovviamente del film capolavoro di fantascienza, ma della puntata di Matrix dell'altra sera con Fabrizio Corona e Di Pietro. Solo un paio di considerazioni: TO-TA-LE!! CAPOLAVORO!!

I siparietti tra i due sono stati memorabili:

Di Pietro: "E allora gatta ci cova..."

Corona: "Lei potrebbe fare l'attore, potrebbe essere il nuovo Montalbano" e "Vorrei portarla nell’agenzia di Lele Mora e farle fare delle fotografie vestito da gladiatore, come Russel Crow nel film"

Di Pietro: "Abbia pazienza, glielo spiego io perché le hanno sequestrato tutti i soldi..."

Corona: "Sono partito subito per Torino, sono stato l'unico a trovare Donato Brocco in arte Patrizia..."

Puntata al top!!

Vi piacerebbe lavorare per Google?


Vi piacerebbe lavorare nel posto più cool del pianeta? Ovviamente per Google in California...

Date un occhio alle immagini del Googleplex che trovate qui. Non male vero?

Anche se c'è chi non è troppo d'accordo....


FullHD!


L'HD Ready è già vecchio, adesso il top è il FullHD.

Questa storia dei televisori piatti è assurda sotto molti punti di vista. E' soprattutto una gigantesca operazione di marketing. E il fatto che praticamente i CRT siano scomparsi dalla vendita mi fa imbestialire ancora di più.

In ogni caso bisogna distinguere tra alta definizione (HD) e definizione standard (SD). Se parliamo di alta definizione, questa può essere sfruttata solo dai nuovi TV LCD o plasma. E qui siamo d'accordo. Ma se parliamo di SD, spesso (per non dire sempre) l'immagine dei canali analogici una volta scalata e deinterlacciata è oscena. Se poi la sorgente è il digitale terrestre, peggio ancora. Nuvole di pixel che se ne vanno in giro per lo schermo. Per non parlare del nero, che non è nero, dei colori pochi fedeli e dei bianchi sparati. Certo, sono sottili e possono raggiungere dimensioni importanti, e posso capire che per molte persone questi fattori siano irresistibili. Personalmente, dovessi comprarne uno adesso, sarei veramente indeciso, perché sia la qualità che i costi sono molto variabili. Per non parlare di tutto il discorso dell'HDMI e HDCP che ha fatto dannare più di qualcuno (e chi ha preso un plasma solo un paio di anni fa praticamente non lo può utilizzare con la quasi totalità delle nuove sorgenti HD).

Se invece parliamo di HD, il discorso cambia. L'HD è fantastico, è una rivoluzione, e finalmente sta arrivando. Però i tempi non sono ancora maturi. Praticamente esistono solo i 4 canali SKY HD e le nuove sorgenti HD-DVD e Blu-Ray Disc (di cui non si è ancora capito quale dei due sistemi vincerà o se sopravviveranno entrambi). Il punto è che a molta gente che si riempie la bocca di FullHD in realtà dell'HD non gliene frega niente! Vi racconto questa scena. Sono a pranzo con un cliente e si parla di queste cose.

Cliente: "No, l'HD Ready non lo compro, aspetto che i FullHD scendano di prezzo"

Io: "Si in effetti sia l'HD-DVD che il Blu-Ray sono a 1080 linee, per cui il FullHD è meglio, anche se ancora costano parecchio"

Cliente: "HD-DVD? Blu-Ray? Cosa sono?"

Io: "I nuovi formati ad alta definizione"

Cliente: "Non ne so niente"

Io: "Ma quindi non prendi il FullHD per vedere in alta risoluzione?"

Cliente: "Uhm... Mah... Boh..."

Io: "Ma scusa, quindi cosa te ne fai del FullHD, ci guardi il telegiornale sul digitale terrestre?"

Cliente: silenzio imbarazzato.

Potenza del marketing. Compra e taci, bestia.

Lo stile di Michael Mann


L'altra sera ho rivisto Collateral, e ho deciso di scrivere quattro righe sul regista Michael Mann invece della solita recensione cinematografica.

Adoro lo stile visuale dei suoi ultimi film, e cioè Miami Vice, Collateral e soprattutto il capolavoro Heat - La Sfida. Film girati quasi interamente di notte, con la città che si stende come un tappeto di luci sotto il cielo grigio. Alcuni elementi ricorrono spesso: riprese aeree, elicotteri, aerei in atterraggio (o l'intera scena finale di Heat girata sulle piste dell'aeroporto), autostrade, inquadrature larghe per lasciar vedere gli elementi urbani. La città stessa diventa un altro personaggio del film, oppressiva, dolente, a tratti alienante.

Heat è il mio preferito perché oltre a tutto ciò c'è anche una notevole introspezione dei personaggi, due mostri sacri come De Niro e Pacino e una scena d'azione (quella della sparatoria) assolutamente fantastica. Collateral non è male ma mi sembra la brutta copia di Heat senza raggiungerne le vette.

L'apice è già stato superato


Mi dispiace molto dirlo (non potete immaginare quanto) ma purtroppo credo che il Profeta non vincerà il Mondiale. Ci sono troppi indizi al riguardo.

Fermo subito chi sta pensando che sia solo una questione di moto. Certo, la Ducati ha del miracoloso, ma magari fosse solo lì il problema. In quel caso la scusa sarebbe pronta. Ma non è solo quello. Ci sono anche le gomme. Il grosso vantaggio della Michelin era che per i circuiti europei costruiva la gomma per la gara praticamente il sabato notte, usando le informazioni raccolte durante le prove. La Bridgestone, avendo gli stabilimenti in Giappone, non lo poteva fare. Adesso la situazione, con il nuovo regolamento, si è ribaltata. Le gomme per tutto il fine settimana vanno scelte il giovedì. Per cui Michelin ha perso il suo vantaggio competitivo e Bridgestone ha fatto un salto incredibile, che nessuno si aspettava.

Fin qui le motivazioni tecniche. Ma c'è dell'altro. Stoner è in uno stato di grazia totale. Non cade mai, non fa mai un errore, guida la Ducati in maniera incredibile (e le prestazioni di Capirossi sono lì a dimostrarlo). Le ultime due gare sono state illuminanti. Ha capito perfettamente cosa deve fare. Il Profeta è sempre stato un mago anche nel mettere sotto pressione psicologica gli avversari, dentro e fuori la pista. Stoner lo ha capito benissimo e ha deciso di ribattere. La gara di Barcellona è stata lampante. Ogni volta che il Profeta lo ha superato, lui gli ha ribattuto subito. E all'ultimo giro è andato così forte che il Profeta non ha potuto neanche provarci. Senza un errore, senza una sbavatura. Sono io il più forte, te stai dietro.

A Donington invece, sotto l'acqua e in una pista praticamente senza rettilineo, Stoner ha fatto comunque quello che voleva, e il Profeta ha fatto una gara opaca come poche (persino quel fantasma di Edwards gli è stato davanti, cosa più unica che rara). Io non so cosa sia successo nella testa di Stoner, ma è un fenomeno. Qualcuno dice sia per via del fatto che è innamorato (e chi non lo sarebbe di una mogliettina così?). Allo stesso modo, il Profeta mi sembra in calo psicologico. Non è mai stato in questo ruolo, lui è sempre stato l'uomo da inseguire, non chi insegue. Per cui se mettiamo insieme tutti questi fattori, non vedo come da qui in avanti il Profeta possa stare davanti a Stoner. Semplicemente non ci sono le condizioni. Speravo che la gara del Mugello potesse essere un punto di svolta, ma così non è stato. Se l'anno scorso c'era stata un po' di sfiga, quest'anno di grosse sfighe non mi pare ce ne siano. Semplicemente c'è un'inferiorità tecnica e, forse, in questo momento anche del pilota.

Non dico che il Profeta sia bollito, ma prima o poi doveva succedere. Prima o poi arriva qualcuno più giovane, più forte e più determinato, e tu non sarai più giovane, forte e determinato come eri. Si cerca di rimandare il momento, ma prima o poi arriva. Ho come la sensazione che l'apice sia già stato superato, e ormai si vada verso un inevitabile declino.

Ovviamente ne sono dispiaciuto, ma in fondo non posso fare altro che ringraziare il Profeta per tutte le emozioni che ci ha regalato in questi anni. Resterà sempre uno dei piloti più forti della storia. Sono felice di averlo potuto ammirare in tutti questi anni. Non ci deve niente. Semmai siamo noi che dobbiamo qualcosa a lui.

Il PC nuovo NON mi sta dando soddisfazioni...

Circa un mesetto fa mi hanno dato un portatile nuovo, un bel Dell D620 con 1Gb di RAM, disco SATA da 80Gb, processore dual core e schermo in formato wide. Figata direte voi. Ni....

Andiamo con ordine:

- il disco emetteva uno strano rumore metallico che non mi lasciava tranquillo. Me lo sono fatto cambiare, e il trasferimento di circa 40Gb di dati mi ha portato via circa 5 ore....

- lo schermo wide non mi piace. Sarà anche bello per guardare i DVD ma io i DVD li guardo sul televisore. In compenso, avendo una risoluzione esagerata ed essendo io ormai ciecato, ho dovuto impostare i caratteri grandi con il risultato che verticalmente c'è veramente poco spazio. Sto provando con la taskbar di Windows sulla destra invece che in basso, così recupero qualche pixel.

- già che c'ero, ho aggiornato un po' di programmi che usavo. Ho messo Adobe Reader 8 e mi crasha spesso quando uso la funzione di ricerca. Cerco sul sito Adobe e vengo a scoprire che è un bug noto, e sarà sistemato nella 8.01. Aspetto. Provo anche Winzip 11, e scopro che una delle funzioni che usavo spesso non funziona come funzionava sulla versione vecchia. Scrivo al supporto Winzip (dato che non ho proprio niente da fare) e incredibilmente mi rispondono chiedendomi altre info. Spiego bene il tutto e sapete cosa mi dicono? Che ho scoperto un bug! Hanno passato la segnalazione allo sviluppo e sarà sistemato nella prossima versione. Aspetto. Fortunatamente le nuove versioni di altri software non mi hanno dato problemi (finora).

- infine, il wi-fi. Va, non va, un po' va, poi non va più... si connette, non si connette... Boh... Ieri addirittura Windows mi ha segnalato un errore hardware sulla scheda wireless e ho dovuto riavviare perché si era impallato tutto. Poi dopo 5 minuti di nuovo. Adesso sembra andare....

Insomma, per il momento il giudizio è sospeso... Non sempre il nuovo è meglio del vecchio...

Alla fine non vorrei dover fare come il signore del video qui sotto:


Quanto devo spendere?


Quanto devo spendere per avere un'auto in cui i vari pezzi non comincino a vibrare dopo un po' che la uso?

Allora prima avevo una Peugeot 307. Il cruscotto ha cominciato a vibrare il giorno dopo che l'ho portata a casa dal concessionario. Prezzo di listino 18.600 euro.

Adesso ho una Opel Astra. All'inizio non c'erano vibrazioni o rumorini strani nell'abitacolo. Sono comparsi dopo un paio di settimane. Adesso, al traguardo dei 9000 km, c'è un rumore metallico fastidiosissimo che arriva da una delle bocchette dell'aria, e da un po' di giorni c'è anche una vibrazione molto forte del cruscotto durante le manovre in prima o in retromarcia (a seconda della temperatura e dell'umidità dell'aria va e viene). Prezzo di listino più di 22.000 euro.

Qual è la soglia di prezzo per avere una macchina senza questi problemi?