C'abbiamo tempo

Io: "Senti zio, V. non viene perché ha problemi, e S. non viene perché non viene V. Cosa facciamo, andiamo io e te?"

A.M.: "Mah, per fare i ricchioni c'abbiamo sempre tempo..."

Ben altro | Quant'altro

Una volta c'era il ben altro e la categoria dei benaltristi. Chi è il benaltrista? Colui il quale a fronte di un qualsiasi argomento ti risponde "eh, ben altro è il problema" e a fronte di una possibile soluzione ti risponde "eh, ben altro ci vorrebbe". Eterni insoddisfatti ed eterni inconcludenti, sempre fintamente proiettati verso l'irraggiungibile ben altro che ci vorrebbe.

Ma negli ultimi tempi tale simpatica affermazione è stata soppiantata da un'altra, che sta guadagnando orde di proseliti ogni giorno di più: il quant'altro. Il quant'altro si usa tipicamente quanto si fa un elenco di qualsiasi tipo. Uno, due, tre, e quant'altro. Questo, quello, e quant'altro. Carne, pesce e quant'altro.

E io ogni volta mi chiedo: ma cos'è questo quant'altro? Cosa fa parte del quant'altro? Cosa c'è dietro il quant'altro? Cosa comporta il quant'altro? e perché non me lo dicono subito?

Il quant'altro è sottile, è sfuggente, si mimetizza. Ci penseremo, un giorno, a dare forma e dignità a questo quant'altro indefinito. E magari scopriremo che il quant'altro è molto più del suo apparente valore residuale, anzi che il quant'altro assurge a elemento principale, da appendice quale era. E dietro queste due parole magari si aprirà un mondo, prima colpevolmente relegato a un "quant'altro" insignificantemente assimilato a un bla bla qualunque. Il quant'altro è come la materia oscura dell'universo, sappiamo che c'è ma non possiamo vederla.

Un giorno ti rivelerai, o sparirai, o quant'altro.

Certe volte

"Certe volte non scatto. Se mi piace il momento. Piace a me. A me soltanto. Non amo avere la distrazione dell’obiettivo. Voglio solo restarci. Dentro."
Sean O’Connell - I sogni segreti di Walter Mitty