Spesso si dice che la nostra generazione (quella dei trentacinquenni) è molto diversa da quella dei ragazzini di oggi. Si dice che i sedicenni di oggi siano arroganti, maleducati, svogliati e poco impegnati, molto precoci e non gli si possa mai dire di no (pena immani tragedie). In sostanza, una massa di decerebrati. Un po' è vero e un po' è un luogo comune (ogni generazione lo dice della successiva). Però le notizie che si sentono al telegiornale un giorno sì e l'altro pure sembrerebbero confermare la tesi dei pessimisti.
Quello che ti viene da pensare subito è: io faccio parte di un'altra generazione. La generazione che se la prof ti metteva una nota, a casa erano mazzate. La generazione che mio padre mi mandava a scuola a calci anche con la febbre. La generazione che prima fai i compiti poi vai a giocare con i tuoi amici.
La generazione rappresentata da questo simpatico video:
Quello che ti viene da pensare subito è: io faccio parte di un'altra generazione. La generazione che se la prof ti metteva una nota, a casa erano mazzate. La generazione che mio padre mi mandava a scuola a calci anche con la febbre. La generazione che prima fai i compiti poi vai a giocare con i tuoi amici.
La generazione rappresentata da questo simpatico video:
Però quello che mi chiedo è: i sedicenni di adesso sono i figli dei quarantacinquenni, che sicuramente hanno avuto un'educazione molto simile alla mia. Per cui, per quale motivo si sono ridotti a crescere una generazione di deficienti? Cosa è successo nel frattempo? Mistero...
Piccola nota a margine: sabato sono andato a vedere la mostra sui samurai a Palazzo Reale. Bella, anche se un po' monotona. Nell'ultima sala ci sono i pupazzi giganti dei samurai moderni: Mazinga, Goldrake, Gundam. Li stavo ammirando con la mente che vagava per ricordi infantili, quando ho sentito un bambino chiedere alla mamma: "Cosa sono questi?"
Eh caro, sapessi...