Tre

Tre è il numero perfetto si dice. In effetti, dopo le tre leggi della robotica e la trilogia della coda, eccomi ancora a parlare di un argomento che mi riconduce ancora al tre.

Avete presente quei simpatici personaggi che hanno sempre un amico giusto che gli semplifica la vita? Quelli che hanno l'amico professore di università (che li aiuta per la tesi), l'amico dirigente d'azienda (che li aiuta a trovare lavoro), l'amico dentista (che li fa pagare meno), l'amico che ha una concessionaria di auto (che gli fa lo sconto o in alternativa gli procura qualche km zero), l'amico notaio (così niente sorprese quando compri la casa), l'amico costruttore edile (idem come prima), l'amico che lavora in agenzia viaggi (last minute per il Messico a 500 euro? e che ci vuole?), e infine l'amico che fa il PR nel locale di tendenza (così ti fa entrare quando ci sono i VIP). E la lista potrebbe continuare a lungo.

Ma non è facile (o comunque poco probabile) avere tutti questi amici ben posizionati in varie attività. E potendo scegliere, qual è la Top 3? Quali sono i tre amici migliori che puoi avere? Ecco la mia personale classifica.

1. L'amico medico. Tutti si spera sempre di stare bene e non ammalarsi mai, ma statisticamente è improbabile. E nel mondo dell'approssimazione trovare un medico bravo non è del tutto scontato. Ecco che l'amico medico può fare la differenza. Essendo amico, si sbatterà di più per te (si spera). Darà la precedenza alle tue analisi. Intercederà presso i colleghi. Anche se non è il suo campo, ti manderà da qualcuno bravo. L'amico medico è preziosissimo.

2. L'amico che si intende di finanza. Se ci pensate, abbiamo a che fare con i soldi tutta la vita. E' importante saperli gestire nel modo giusto. Ma là fuori è pieno di squali che vogliono i vostri soldi. Il 90% dei prodotti finanziari fa bene solo a chi li vende, non a voi. Avere l'amico che capisce di finanza e vi sa indirizzare, o meglio, vi dice cosa NON fare, è importantissimo.

3. L'amico avvocato. Prima o poi capita a tutti una causetta, una lite, qualche questioncina, un incidente stradale controverso. E spesso, dopo innumerevoli tentativi inutili, basta minacciare la letterina dell'avvocato, per risolvere le cose. Non c'è bisogno di andare in causa, basta far vedere di voler fare sul serio. Solo che l'avvocato anche per una semplice lettera che lui scrive in 20 minuti (anzi, la fa scrivere alla segretaria) vi chiede qualche centinaio di euro. Ed ecco che l'amico avvocato, che ve la scrive aggratis, può essere una manna dal cielo.

Questa la mia personale classifica. Pesando quello che mediamente succede nella vita e quante volte succede (per es. non comperate tante case nella vita). Però magari mi sfugge qualcosa di importante, semplicemente perché a me non è mai successo, o non ci ho mai pensato. Cosa ne dite? Qual è la vostra Top 3?

I am vain

I am lost, I am vain,
I will never be the same without you, without you
Without you

Schemi mentali

E' incredibile come alcuni schemi mentali influiscano pesantemente sulla percezione delle cose. Vi faccio un paio di esempi.

Un giorno alla settimana nella mia via c'è il mercato, e un lato della strada è occupato dalle bancarelle. In teoria io non potrei uscire dal box con la macchina, ma ovviamente lo faccio lo stesso. Piano piano, a passo d'uomo, e senza mai suonare il clacson. Qui sta lo schema mentale interessante. La maggior parte delle persone che non vede la macchina, perché sono di spalle, neanche sente il rumore della macchina. Posso arrivare a mezzo metro da loro, e non c'è niente da fare, non si accorgono di nulla, finché qualcuno non glielo fa notare. Semplicemente (ma queste sono mie speculazioni) il cervello si mette in modalità "isola pedonale" per cui lì non ci possono essere auto. E se ci sono non le vedo e non le sento. E' un meccanismo che trovo curioso (e probabilmente ha anche un nome scientifico).

Il secondo esempio riguarda il viaggio in Asia che ho fatto recentemente, un insolito tour Singapore - Hong Kong - Dubai. Amici, parenti e conoscenti lo sapevano da tempo, dato che era stato preparato con mesi di anticipo. Allo stesso modo, tutti sanno della mia grande passione per il Giappone, visitato invece nel 2009. Bene, circa il 90% delle persone con cui parlo è convinta che io sia di nuovo andato in Giappone. Le ipotesi sono due: o il parlare spesso di una cosa fa sì che solo quella venga ricordata, oppure (più probabile) di dove sono andato non frega niente a nessuno, per cui è un dato che neanche viene ricordato. Solo che trovandosi poi in una conversazione sull'argomento, dovendo dire qualcosa, ecco che salta in mente solo la cosa detta e ripetuta innumerevoli volte. Oppure c'è anche una terza ipotesi: l'italiano medio è piuttosto scarso in geografia, per cui tutto rientra nello stesso calderone (alcuni erano convinti che Hong Kong sia in Giappone).

In ogni caso sono comportamenti che mi incuriosiscono. Il primo, in particolare, si verifica anche in ambito sicurezza: quando non ti aspetti una cosa, semplicemente non ti metti nella condizione di starci attento. Per cui, per esempio, vieni derubato quando non te lo aspetti. Pensi di essere tranquillo in una certa situazione, e non stai all'erta. E ti fregano. Neanche però si può stare sempre sul chi va là, ogni tanto bisogna anche rilassarsi. E ti fregano.

Nel frattempo, continuerò a rispondere che non sono andato in Giappone. E a farmi fregare.

Crosswind

Torno a fare un post sui miei amati aerei per parlare di crosswind. Cosa si intende per crosswind è presto detto: vento trasversale rispetto alla pista. E atterrare in queste condizioni, se il vento è forte, non è per niente facile. L'aereo arriva fin quasi a terra di traverso, per poi correggere all'ultimo secondo, letteralmente con un colpo di coda. Come sempre, i video rendono meglio l'idea.

Qui siamo all'aeroporto di Dusseldorf. Il video è ripreso con una EOS 5DMkII e un 100-400 con due moltiplicatori di focale che portano la focale effettiva a 1200mm (l'effetto schiacciamento è notevole).


Questo Concorde decide che è meglio riprovarci...


Il prossimo video è impressionante. Aeroporto di Amburgo durante il ciclone Emma. L'aereo viene letteralmente spazzato via mentre sta per toccare terra...


Penserete che più l'aereo è grosso meno sente l'effetto del vento laterale. Non è proprio così... guardate l'A380 (il più grande aereo al mondo per trasporto passeggeri, sul quale ho avuto la fortuna di volare) che effettua una serie di decolli e atterraggi di test all'aeroporto Keflavik di Reykiavik (famoso per i suoi venti estremi). Il video è stato ripreso quando l'aereo era ancora in fase di sviluppo. Notate anche che nel secondo video, uno dei piloti è Fernando Alonso :-)




La prossima volta che atterro da qualche parte speriamo non ci sia troppo vento... ma tanto me ne accorgerò solo a terra.