Per cosa vendereste l'anima al diavolo?

Questa storia dei meme mi sembrava una boiata, e invece all'improvviso me ne è venuto in mente uno!

Per cosa vendereste l'anima al diavolo? Cioè cosa vi piacerebbe così tanto saper fare ma sapete che è solo un sogno? E per una volta, per provare quel piacere, dareste via un braccio?

Non lo passo a nessuno in particolare (anzi, a una persona si... lei sa chi è... :-) potete dirmi i vostri sogni nei commenti.

Ecco il mio elenco:

1) Mi piacerebbe saper suonare la chitarra come David Gilmour. Anche se non è considerato uno dei chitarristi più virtuosi, il suo stile per me è perfetto. Ascoltate un po' qui:





2) Mi piacerebbe invecchiare come George Clooney:




3) Mi piacerebbe fare i backflip come Travis Pastrana (occhio all'ultimo salto):




4) Mi piacerebbe saper fare kite come questi qui:




5) Mi piacerebbe guardare il mondo così:



Si lo so... sono un bambinone... :-)

Devo fare come Dottor House?

Sono sempre stato un grande fan di E.R. ma non mi sono mai piaciuti tutti gli altri serial di tipo medico, come appunto Dottor House e Grace Anatomy. Dottor House ho provato a guardarlo per qualche puntata, ma mi ha stufato subito.

"Dategli quella medicina"

"Ma se sbagli muore"

"Dategliela lo stesso! Tanto sta mentendo..."

Questo mi ha colpito, per lui i pazienti mentono sempre, anche quando magari non hanno interesse a farlo.

E cosa c'entro io? Beh, per lavoro anche io a volte mi trovo in una situazione simile. Ogni tanto mi capita di avere a che fare con gli utenti finali (da noi soprannominati utonti) e in quel caso la regola è: MAI credere a quello che dice l'utente! Per loro non funziona mai nulla, e non sono in grado di distinguere COSA davvero non funziona.

"Qual è il problema?"

"Non funziona"

"Esattamente cosa non funziona?"

"Mah, fino a ieri funzionava..."

"Può fare delle prove?"

"No, non ci capisco nulla, so a malapena come mi chiamo io"

Santa pazienza. Bisogna fare tutto da soli.

Trilogia nuova o vecchia?

Sto parlando ovviamente di Star Wars, la trilogia per eccellenza. Recentemente ho rivisto l'ultimo film della nuova serie, il trait d'union tra la storia come la conoscevamo e i nuovi film. Sicuramente dei tre è quello che mi è piaciuto di più, anche se tutto succede veramente solo nell'ultimo quarto d'ora.

Ne ho approfittato per pensare un po' a tutto il fenomeno Star Wars. Anche io come tanti trentenni di oggi sono cresciuto nel culto di tale capolavoro, avendolo visto da ragazzino con immenso stupore. L'episodio che preferisco è "L'impero colpisce ancora" per il suo finale cupo con rivelazione bomba. Ma anche gli altri sono belli, anche se a rivederli oggi mi appaiono a tratti molto ingenui.

Dopo qualche anno invece ho metabolizzato la trilogia nuova, che tante aspettative aveva generato, per giungere alla conclusione che... non mi piace. Nel primo film non succede nulla di sostanzioso, se non che viene trovato Anakin. Il secondo è visivamente molto bello, ma troppo incasinato. Idem il terzo, che però si riscatta nel finale con un perfetto collegamento alla vecchia trilogia. Tutti e tre però sono parecchio incasinati, con effetti speciali esagerati, roboanti, chiassosi. In più, Lucas ha spinto in avanti la frontiera digitale, al punto che molte scene appaiono come finte tanto sono "smaltate" (ovviamente essendo fantascienza è tutto finto, ma sto parlando dell'aspetto visivo). Inoltre, lo spessore dei personaggi non è neanche paragonabile a quelli vecchi (per non parlare di quelli odiosi tipo Jar Jar), e la trama esageratamente intricata sul piano politico (al punto che faccio fatica a seguirla e neanche me la ricordo più...). La vecchia trilogia era molto più semplice: impero contro ribelli, punto. Qui c'è il Senato, la Repubblica, i separatisti, il Cancelliere, la regina, gli eserciti...

Insomma, diamo atto a Lucas di aver creato un impero e di esserselo gestito al meglio. Ma questa nuova trilogia, pur con tutta la tecnologia che si porta dietro, non è al livello dell'altra. Quella di 30 anni fa era un'altra cosa...

Mi piace...

Dunque rispondiamo dopo un tempo osceno (ma a me consono) al meme che mi ha passato Sara. Devo elencare 6 cose che mi piacciono o mi piace fare, e poi passarlo a cinque amici. Ma ho deciso di trasgredire le regole e non passarlo a nessuno... Sono due mesi che ci penso e non è che abbia partorito chissà cosa...

Comunque:

1) mi piace essere curioso. La curiosità nella vita è fondamentale... mi piace conoscere, sapere, imparare... soprattutto argomenti tecnico-scientifici. Per cui...

2) mi piace avere degli hobby. Ne ho avuti un sacco negli anni: hi-fi prima e home-theater poi, i computer, cinema, radio CB, e l'ultimo, la fotografia. Per cui...

3) mi piace fotografare: questa è una passione recente, sto cercando di imparare, di migliorare, ma sono ben lontano dall'essere soddisfatto...

4) mi piace leggere la mattina, con la luce naturale che entra dalla finestra, e la sera prima di addormentarmi. Niente libri però, ma una marea di riviste di tutti i tipi.

5) mi piace farmi la doccia prima di andare a dormire... specialmente se ci sono le lenzuola pulite. E poi...

6) mi piace farmi asciugare i capelli (possibilmente da una donna...). Mi ricorda quando lo faceva la mia mamma da piccolo.

E voi?

Meglio tardi che mai

Anni fa, precisamente nel 2003, in un parcheggio di Montecarlo vidi questo cartello che mi colpì molto:


Mi colpì per l'immediatezza del messaggio e l'efficacia nel farti sentire una merda nel caso ti passasse per la testa di occupare il posto in questione. Non ne ho mai più visti da nessun'altra parte.

Qualche giorno fa parcheggio in un posto dove vado spesso, e cosa ti vedo? Questo:


Qualche anno dopo, ma ci arriviamo anche noi... Come la storia delle rotonde per esempio. 20 anni in fa in un viaggio in Francia notai che c'erano rotonde dappertutto, e che snellivano parecchio il traffico. Dopo 15 anni ci siamo arrivati anche noi...

Meglio tardi che mai.

RFC5423654265 - Proposta di standard per la disposizione delle mense aziendali

Propongo di standardizzare la disposizione delle mense aziendali. Non è possibile che ogni mensa sia disposta a modo suo. Ogni volta arrivi in fondo e ti sei dimenticato qualcosa, e che cavolo...

Alcune hanno le posate all'inizio, altre alla fine, idem per i bicchieri, i tovagliolini, e così via. E poi la cosa più grave: alcune non hanno i cucchiaini per lo yogurt! Inammissibile usare un cucchiaio da minestra per mangiare lo yogurt.

E' ora di finirla con quest'anarchia. Tutte le mense dovranno essere disposte uguale. Bisogna arrivare a uno standard. Spero che qualche orgnismo internazionale e transnazionale ponga rimedio a tutto ciò con un adeguato standard riconosciuto da tutti (meglio se certificato ISO).

Fine settimana a Brindisi - Parte IV (Teoria della gnocca in aereo)

Arrivo al gate, mi trovo un posticino e mi siedo. Mi guardo intorno come faccio di solito, e qui noto una cosa strana: l'80% dei passeggeri del mio volo sono donne!! E molte anche abbastanza carine...

Ne noto una vicino a me, superfashion, con varie buste di Gucci, Chanel et similia, dotata di iPhone (o iPod Touch, non li distinguo), che sta parlando di negozi, di collezioni ecc. ecc. Deve essere una che lavora nella moda.

Mi vengono in mente le parole del mio amico Matteo. Lui volava spessissimo per lavoro, e mi ha detto che rarissimamente gli è capitato di stare seduto vicino ad una bella ragazza.

Ma con tutte ste donne... Che sia la volta buona che faccio il volo seduto di fianco a una gnocca invece del solito manager cinquantenne o della famigliola con bambiniello urlante al seguito? Oltretutto, mi hanno dato la fila 3, cosa MAI successa (di solito finisco sempre sulle ali). Vuoi vedere che dopo la sfiga del documento dimenticato e poi recuperato la sorte è girata e questo è diventato il mio giorno fortunato?

Inizia l'imbarco, e io come al solito me ne resto seduto, aspetto che si plachi la ressa, e salgo quasi per ultimo. Tanto ho la fila 3, è subito lì... Già pregusto quale delle gnocchette viste in precedenza mi capiterà in sorte...

Salgo la scaletta, un sorriso alla hostess entrando nell'aereo, e subito butto lo sguardo sulla fila 3. E qui....

ORRORE!

Il posto di fianco al mio è occupato da una cicciona incredibile! Occupa pure metà del mio posto. AAAARRRGGGGHHH!!!!

Non è giusto! Uffaaaaaaa........

Comunque... alla fine ci scambio quattro chiacchiere... noto che più o meno si conoscono tutti. Chiedo lumi. Convention aziendale. Quattro giorni. Sticazzi. Un'agenzia pubblicitaria. "Ma siete tutte donne?" "No, ma siamo la maggior parte".

Il volo prosegue tranquillo. Arrivo a Milano e come previsto piove. Non era il mio giorno fortunato.


(non continua)

Fine settimana a Brindisi - Parte III

Verso le 12 abbandono a malincuore la piscina e mi dirigo verso l'aeroporto, che dista non più di 20-25 minuti. Il volo è alle 13.45. Quasi mi piange il cuore a partire, la giornata è stupenda, sole, cielo senza una nuvola, caldo...

Percorro i pochi kilometri che mi separano da Brindisi a passo da turista, con calma, quasi se inconsciamente non me ne volessi andare... Arrivo all'aeroporto alle 12.45, un'ora prima del volo. Parcheggio la macchina e non appena giro la chiave per spegnere il motore un pensiero mi fulmina, seguito da una serie di improperi che ovviamente non posso riportare qui: ho lasciato la carta d'identità in albergo! Cazzo! CAZZO!!!

La tipa della reception il giorno prima se l'è tenuta, io mi sono appuntato mentalmente che dovevo ricordarmi di chiedergliela ma ovviamente da vero coglionazzo me ne sono dimenticato. E anche lei cazzo...

Guardo l'ora: non faccio in tempo a tornare indietro a prenderla e tornare in aeroporto, fare il check-in, ridare la macchina, neanche se andassi come Supercar con il Turbo Boost!

Che faccio?? Stranamente per me riesco a pensare in fretta... Provo a chiamare il "collega" (che se ne andrà il giorno dopo) ma ha il cellulare spento. Meno male che ho il bigliettino con il numero di telefono della masseria, per cui penso: adesso chiamo e vedo se lo rintracciano, oppure convinco qualcuno a farmi portare la carta d'identità in aeroporto. E che cavolo, tutto sommato è anche colpa loro...

Per fortuna il collega era ancora lì a cazzeggiare, riescono a rintracciarlo,mi richiama e si offre di portarmi lui il documento. Parti a razzo gli dico... Non lo ringrazierò mai abbastanza.

Nel frattempo però manca meno di un'ora al volo, e devo vedere se mi fanno fare il check-in con la patente. Per fortuna sì... Faccio il check-in, e quasi mi scordo che devo ancora restituire le chiavi della macchina...

Mollo la macchina e mi piazzo fuori ad aspettare che arrivi il collega... Non arriva... non arriva.... Cavolo 13.15... 13.20... Arriva! Lo bacerei dal favore che mi ha fatto...

Mi fiondo al gate, per fortuna ai controlli di sicurezza non c'è nessuno, e qui mi fermano: il sacchettino con viti e dadi che mi ero portato (e che il giorno prima non aveva suscitato alcun allarme) secondo gli addetti è uno strumento di lavoro e mi dicono che non lo posso portare. Chiaramente non me ne frega niente di quattro viti, ma l'occasione è buona per polemizzare un po' :-) (non c'è niente di meglio che polemizzare con gli addetti della sicurezza aeroportuale, chiaramente senza farli incazzare troppo).

"Anche il PC è uno strumento di lavoro" gli dico "e poi ieri me le hanno fatte portare. E poi cosa vuole che faccia con le viti, le tiro in testa al comandante?" Il tipo si mette a ridere, si consulta con i colleghi e poi mi dice che me le posso tenere. Ringrazio e mi mostro ossequioso (sempre essere gentili con il potente che si è mostrato benevolo...).

Vado al gate e...

(continua...)

Fine settimana a Brindisi - Parte II

Dunque, faccio il mio bel lavoretto, che si prolunga fin quasi alle 10 di sera. Però finiamo tutti i test, e quindi la domenica mattina non devo lavorare. Ottimo!

Anzi, la persona con cui lavoro (anche lui in trasferta) alloggia nel mio stesso albergo, per cui mi ci porta lui e risolvo anche il problema del TomTom affamato di energia. Partiamo, lui davanti, io dietro, e ci addentriamo per stradine di campagna strette strette buie buie e circondate solo da ulivi. Non ci sarei mai arrivato, neanche con il GPS...

Il posto si presenta incantevole: un'antica masseria trasformata in agriturismo di lusso, un lungo viale di accesso illuminato, atmosfera molto bella. Chiaramente ceniamo lì, ed essendo sabato c'è anche il tipo che canta. Per la cronaca, il posto si chiama Masseria Pisciani (foto qui sotto).



La mattina dopo mi alzo con tutta calma, colazione (che non mi ha soddisfatto del tutto, io adoro fare colazione in albergo e mangiare di tutto di più) e mi chiedo: che faccio, prendo la macchina e vado a fare un giro al mare o mi sbatto in piscina (eh si, c'è anche la piscina...) a rilassarmi? Considerando che alle 12 circa dovrei partire per l'aeroporto, opto per il relax in piscina. Quelli sotto sono i miei piedi...




(continua...)