Sette anime

Settimana scorsa ho visto il film Sette Anime, con Will Smith (grazie all'amico friend Alberto che ha fornito biglietti omaggio a tutti). La storia più o meno la sapete: il protagonista causa la morte di sette persone e la sua vita ne viene sconvolta. Ideerà un sistema per redimersi. Il film mi è piaciuto, anche se la critica lo ha un po' stroncato (ma non il pubblico a giudicare dagli incassi).

Vi sembrerà assurdo, ma ben prima del film, in uno dei miei momenti di pessimismo cosmico, mi ero posto il problema di cosa farei se fossi io a causare la morte di qualcuno (ovviamente in maniera involontaria).

La risposta ovviamente non la ho (in certe situazioni bisogna trovarcisi) ma credo che il senso di colpa e il rimorso sarebbero fortissimi, al limite dell'insopportabile. E in ogni momento bello della vita, dal più piccolo e insignificante al più importante e unico, il pensiero che un'altra persona quei momenti non li può più vivere per colpa mia sarebbe devastante.

Speriamo non mi succeda mai.

Tira più un...

Eh insomma, avete capito. L'altro giorno mi arriva un invito da parte di una persona che conosco a iscrivermi a uno di questi nuovi siti social emuli di Facebook. Io non sono neanche su Facebook (teoricamente sì, ma in pratica no, è una lunga storia...) per cui potete immaginare che voglia abbia di iscrivermi anche ad altri.

Comunque per curiosità clicco per vedere l'invito. Compare una pagina in cui il mio amico mi decanta con un linguaggio che non è il suo quanto sia figo il sito in questione. E va bene. Ma quello che mi colpisce è che sotto c'è scritto: "Inoltre, qualcun'altro ti ha cercato" (scritto così, con l'apostrofo sbagliato) e qui ci sono altre tre foto. Una di queste è effettivamente di un'altra persona che conosco (e mi chiedo come abbiano fatto ad associarla a me) mentre le altre due sono di simpatiche fanciulle, molto carine e abbastanza maiale, che io però non conosco assolutamente. Ci provano in tutti i modi...

Il sito in questione è Badoo, e ci ho fatto un giro (senza iscrivermi, ovvio). Mi sembra più che altro popolato da ventenni... Mi sa che Facebook rimane una scelta migliore.

200!

Ebbene sì... quasi non me ne accorgevo... ma questo è il duecentesimo post che scrivo! Il numero 100 me lo sono perso...

Ho deciso perciò di fare un bel post autoreferenziale, a mo' di autocelebrazione.

L'unica considerazione che mi viene, banale se volete, è che quando ho iniziato a scrivere non pensavo che sarei arrivato a 200 post. Non ho ancora deciso se questo blog valga lo sforzo, se quello che scrivo interessa a qualcuno oltre a quei quattro che mi conoscono o se valga la pena di perdere del tempo (il vostro) per leggere le cavolate che scrivo. Ma so che mi piace farlo, comunicare qualcosa a chi non so neanche io... e qualche piccola soddisfazione è arrivata... per cui continuerò a scrivere.

Prossima ricorrenza al post 500. Ci vediamo là.

La conta dei caffè

Avete notato come contare il numero di caffè da ordinare al ristorante sia una delle attività più difficili dell'umanità?

Arriva il cameriere: "Quanti caffè?". Tot persone alzano la mano. Qualcuno la alza subito, qualcuno ci pensa un attimo. Il cameriere conta: cinque. A questo punto, una persona a caso dirà un numero che può essere +1 o -1.

"No, sei!"

Non si sa se il sesto è lui, oppure pensa che un altro lo voleva ma è troppo timido per alzare la mano. Allora si rialzano le mani e il cameriere riconta. Nel frattempo qualcuno ci ha ripensato per cui il numero varia ancora rispetto a prima.

OK, sono cinque.

A questo punto, parte il balletto dei macchiato caldo, macchiato freddo, ristretto, lungo, d'orzo in tazza grande, latte (caldo e freddo) a parte, americano, marocchino, e altre combinazioni casuali delle suddette varianti. Ma il nocciolo della questione è: in più o "di cui"? Eeeehhhhhh....

Insomma il numero di caffè calcolato ha una probabilità del 50% di essere sbagliato, e una del 50% di essere giusto (ma non perché si è contato bene, ma per pura casualità). E si che di solito il numero di commensali è inferiore a 10, e contare fino a 10 dovrebbe essere alla portata di qualunque primate.

Ah... io il caffè non lo bevo mai... :-)

E' successa una cosa incredibile...

Quasi non ci credo neanche io. Venerdì mattina, mentre ero sul cesso (grande posto per leggere) ho finito il numero di gennaio di AFdigitale. E qualche giorno prima avevo finito il numero di gennaio di PCProfessionale.

Cosa c'è di strano? C'è di strano che da anni ero in arretrato clamoroso, mediamente di un paio di mesi ma con punte anche di quattro o cinque. Leggo queste riviste da un sacco di tempo ma non succedeva da tantissimo che mi mettessi in pari con i numeri del mese corrente. E' un avvenimento...

Anni fa leggevo addirittura quattro riviste al mese. Oltre a queste due, anche la gloriosa e defunta MCMicrocomputer e AudioReview (che c'è ancora). Poi non ci stavo dietro e ho ridotto a due. Ma in realtà non sto dietro neanche a due... Qualcosina di solito recupero in estate, perché ad agosto non escono e ho un mese di tregua. Ma durante queste vacanze un po' vuote sono riuscito a recuperare... anche se a essere onesti sono diventato più selettivo sulle cose da leggere (in pratica, leggo meno articoli).

Che sia giunto il momento di iniziare a leggere anche una rivista di fotografia?

L'Epifania tutte le feste porta via

Eh si... anche quest'anno le feste sono finite (con una bufera di neve che mi ha regalato un giorno di ferie in più). E come tutti gli anni, la programmazione natalizia è stata ricca di film "buoni". E io non mi sono certo tirato indietro... Tra gli altri mi sono sparato "Una poltrona per due" e "Cocoon 2 - Il ritorno". Piccoli capolavori...

Mi viene in mente la battuta che faceva sempre il mio istruttore di nuoto. Quando ci vedeva un po' spompi, gridava "Forza ragazzi, cosa devo fare, vi devo mandare nella piscina di Cocoon?".

Magari esistesse...