Fresca e protetta

Avete mai fatto caso che in tutte le pubblicità di assorbenti e roba intima per donne riecheggiano sempre queste due parole? Fresca e protetta.

Adesso io non pretendo di capire, facendo parte dell'altra metà del cielo. Però sul fresca ci posso arrivare anche io. Va bene. Ma il protetta? Protetta da cosa? Da chi? Forse che in quei giorni c'è qualcuno che va in giro a infilzarle o prenderle a bastonate (lo so che qualcuno di voi sarebbe anche contento)? Spiegatemi.

Ho provato a chiedere a Google, inserendo come chiave di ricerca (ovviamente) "fresca e protetta". Tra i primi 10 risultati sono uscite pagine su centri estetici, borse termiche, creme solari per neonati, igiene intima in gravidanza, un albergo a Cervia, cosmetici, come scegliere l'acqua giusta, e una centralina modificata per la Lotus Elise (!). No, non ci siamo.

E l'altro giorno ero con la tv accesa di sottofondo, mentre facevo altro. A un certo punto sento le due parole magiche, alzo lo sguardo aspettandomi la solita pubblicità di una che si lancia col paracadute, e un'altra che mette l'assorbente sulle bocchette di aerazione dello scompartimento del treno (ve la ricordate? ne parlò anche la Littizzetto). E invece no: stavolta è Filippa Lagerback che fa la pubblicità delle cicche. "Perché io voglio sentirmi fresca e protetta anche fuori casa!". Ah si? Certo, la cicca rinfresca l'alito tipo metano (citazione), ma il protetta? Protetta da cosa? Anzi, forse la cicca se non la mangi per i denti è anche meglio...

Un giorno capirò, nel frattempo scusatemi (non ho l'aria condizionata, il caldo di questi giorni mi ha ispirato questi post...).

1 commento:

  1. Ma le parole germi e batteri proprio non ti dicono niente?

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