Madrid (episodi)

Giusto un paio di episodi della recente visita a Madrid.

Episodio 1

Arrivo alla stazione di Delicias verso le 18.30 e Enrico è lì ad aspettarmi. Mi porta a casa, non c'è nessuno dei suoi coinquilini. "Li becchiamo dopo", mi dice. Mi fa vedere dove dormirò. Posso scegliere tra il materassino di Nemo (largo si e no 50 cm) e un fantastico divano Ikea a due posti (quindi troppo corto per me). Decido di non decidere e rimandare la decisione a quando sarò abbastanza stanco.

Dopo un po' usciamo, direzione Chueca con relativa festa dell'orgullo. A un certo punto incontriamo tre persone, sono i suoi coinquilini. Me li presenta, ciao, piacere, bacino. Ci separiamo subito, noi andiamo a farci due tapas. Non li rivediamo più per tutta la sera.

Verso le 3 torniamo a casa. I coinquilini non si sa che fine hanno fatto. Prendo possesso della mia stanza. Opto per il divano. Provo a mettermi comodo... e cerco di dormire. Sono lì un po' nel dormiveglia, quando a un certo punto... bum bum bum. Bussano violentemente alla porta. Non faccio in tempo a realizzare che si apre la porta ed entrano due agenti della polizia, insieme a una delle coinquiline di Enrico, o almeno mi sembra lei dato che l'ho vista per non più di 2 minuti. Sembra ubriaca persa. Cominciamo bene... Che faccio? Alla fine decido di non uscire dalla mia stanza (loro non mi vedono, la porta ha un vetro che da fuori è quasi uno specchio), che gli direi alla polizia? Non parlo spagnolo, men che meno lo capisco, e poi lei di fatto non la conosco. Alla fine escono il mio amico e Pedro dalle loro stanze e ci parlano loro...

Non male eh? Come prima notte in casa con persone che non conosci vedersi piombare la polizia alle 3 di notte... Per fortuna poi si risolve tutto senza conseguenze.

Episodio 2

Sabato sera, dopo il gay pride, delirio totale ovunque, marea di gente di tutti i tipi in giro... Verso le 4 Enrico si incontra con un altro ragazzo italiano, e decidono di proseguire la serata (appena all'inizio per gli standard madrileni...). Io getto la spugna, Enrico mi da le chiavi e mi spiega di prendere l'N14 da Banco de Espana. L'abbiamo preso anche la sera prima, per cui dovrei farcela. Lo prendo al capolinea, e alla seconda fermata sale una marea di gente. Fanno un casino esagerato, urlano, gridano, scherzano, giocano... a un certo punto si fanno pure una canna sull'autobus!! E mi ostruiscono completamente la visuale.

Risultato? Non vedo la fermata dove dovrei scendere. Quando dopo un po' mi ritrovo su ampi vialoni mai visti, comincia a venirmi il sospetto che forse dovevo scendere prima... Chiedo alla ragazza seduta di fianco a me, e mi dice che si, devo tornare indietro di un bel pezzo. Nel frattempo sono le 5.30. Scendo, e aspetto l'autobus dall'altra parte. Non arriva mai... in compenso passano decine di taxi. Alla fine mi stufo, ne fermo uno e mi faccio portare a casa. Sono quasi le 6...

Ah, Enrico poi è arrivato quasi alle 10 di mattina...

4 commenti:

  1. Miiiiiiiiiiiiii... tu che fai così tardi??
    Incredibile!!

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  2. ah, madrid...che bei ricordi...

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  3. Io non ce la farei a fare le 10 del mattino in giro...dopo un pò mi rompo...ci vuole un fisico bestiale. Comunque vedo che ti sei fatto una vacanza agitata :-)
    Poi alla fine al Citizen M non ci vado più, mi hanno spostato la destinazione da Amsterdam a Seattle.

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  4. Ahahaha, come al solito le cose fanno ancora piú ridere a posteriori.
    Bella donny, W Nemo!

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