Glamour | Workshop 4

Luogo: una discoteca (ovviamente chiusa, c'eravamo solo noi).

Modella: una bellissima ragazza della Repubblica Ceca (e di dove, se no?)

Tema: Sposa sexy, ispirata da un vecchio servizio di Playboy (anni 90 o addirittura anni 80).

Abbiamo sfruttato un paio di ambienti interni, un divano in pelle rossa, una bella sala con uno specchio enorme, luci con ombrellino e controluce per far risaltare i capelli e i lineamenti. La modella non aveva bisogno di particolari indicazioni (!).

Purtroppo le foto pubblicabili non sono molte ;-) Comunque, è stato il primo workshop che mi ha davvero soddisfatto (astenersi commenti maliziosi!).

La gallery è qui: http://donnifoto.zenfolio.com/ws4

4 commenti:

  1. Ma perchè invece di continuare a pagare per fotografare zoccole non ti iscrivi ad un vero corso di fotografia?

    RispondiElimina
  2. Per dei motivi molto semplici, che adesso ti spiego. Primo, fotografare zoccole è piacevole. E non avrei altra possibilità di fotografare modelle così belle, con l'attrezzatura giusta (che non ho) e in posti particolari (di cui non ho la disponibilità). E poi qualcosa impari sempre, e si conosce gente simpatica.

    Secondo, il 90% dei corsi di fotografia sono corsi base, tempi e diaframmi per intenderci. Io penso (credo... spero...) di essere già un poco oltre. Se conosci un buon corso avanzato che non costi una fortuna (alcuni sono carissimi), fammelo sapere.

    Terzo, la domanda potrebbe essere: perché invece di pagare zoccole per fotografarle non paghi le zoccole e basta? Ma questa è un'altra storia...

    Spero di averti risposto, e comunque potresti almeno firmarti...

    RispondiElimina
  3. Un bel soggetto, a mio avviso, non influisce sulla riuscita della foto, l’attrezzatura, sì, ma in modo marginale. Le foto sono interessanti quando esprimono qualcosa.
    Le belle donne, i bei paesaggi, i motori, un tramonto, sono soggetti affascinanti, ma da soli non bastano a rendere uno scatto, una bella foto. Non bastano, se la foto non esprime altro. Quante volte ti sarà capitato di vedere “le foto delle vacanze” di qualche amico, una serie interminabile di scatti, magari di paesaggi mozzafiato, con il risultato di avere, dopo un minuto già i maroni a terra. Perché quelle foto non hanno altro scopo, se non far vedere la bellezza dei posti, o dei soggetti. Non esprimono nulla, non ci dicono nulla. Solo noia.
    Ora, se il tuo scopo era fotografare delle belle tope e fare delle foto gradevoli, per ricevere i complimenti di chi pensa che una foto con una tetta/gamba/chiappa fuori sia una bella foto per definizione, complimenti, ci sei riuscito. Se il tuo scopo era fare delle foto che colpiscano, a mio parere hai ancora molta strada da fare, e ti assicuro che non sono gay.

    Io non faccio foto, o meglio, le mie foto sono mediocri, ma ho molti amici che da anni hanno questa passione, e alcuni di loro sono davvero bravi, le loro foto colpiscono, catturano. Ecco si può dire che il mio hobby sia guardare le loro foto.
    In tutta onestà, credo che abbiano un istinto innato, però so di corsi molto interessanti, che hanno frequentato, dove proponevano esercizi in “laboratorio” o compiti a casa, utilissimi, sempre a mio avviso.
    Ti elenco qualche esercitazione:
    1) Hanno dato a tutti i partecipanti del corso, un oggetto uguale (in quel caso un bicchiere) e hanno chiesto loro uno scatto che esprimesse gioia, tristezza, o che so, che invogliasse all’acquisto. Poi tutte le foto sono state confrontate e una volta individuate le più rappresentative, hanno dibattuto sulle loro caratteristiche.
    2) Un’altra volta, sempre durante una lezione hanno fatto esibire un mimo in un breve spettacolo, i partecipanti al corso avevano come obiettivo di fare delle foto che esprimessero concetti, non so, come la famiglia, la paura, ecc. poi, come nel caso precedente, hanno scelto le foto più rappresentative per ogni categoria e aperto la discussione.
    3) Ultimo esercizio che ti riporto, nel quale mi sono cimentato anch’io (con scarsissimi risultati), hanno dato a tutti una foto, in formato digitale, un paesaggio, campagna toscana, la classica foto di cui ti parlavo prima, fredda e inespressiva. Lo scopo era renderla una bella foto, semplicemente cambiandone il taglio. Si poteva tagliare semplicemente un po’ di cielo sopra, o tenere solo un piccolo estratto della foto, tipo l’alberello in cima alla collina.

    Questi tipi di corso hanno un nome, che però, scusa l’ignoranza, al momento ho dimenticato, e per quanto riguarda il costo, sinceramente non ne ho idea. Posso informarmi se sei interessato.

    Scusa se mi sono dilungato, ma se mi sono permesso di scriverti tutto questo, è perché se sei veramente interessato alla fotografia, per migliorare, le strade sono altre.
    Stessa cosa per le zoccole.

    RispondiElimina
  4. Questo è il commento più lungo di sempre! (e forse anche il più intelligente).

    Sono d’accordo con te al 100%. Una bella foto è fatta sia della componente tecnica che di quella artistica. La tecnica la puoi imparare. L’arte la puoi imparare, anche se è molto più difficile. Alcuni ce l’hanno innata, altri la imparano, altri non ce la fanno. Io non ho ancora capito se la posso imparare, perché sicuro non ce l’ho…

    Ci sono foto belle perché il soggetto è bello (esprime qualcosa, come dici tu), altre perché sono tecnicamente difficili e non è banale farle. Quando unisci le due cose… meglio ancora.

    Non credo che una foto di una bella gnocca sia bella per definizione. Ce ne sono anche di pessime. Però credo che queste siano buone, c’è un buon soggetto, una buona location, una buona illuminazione, una tecnica discreta. E soprattutto, credo di essere migliorato dai primi WS che ho fatto. Il fashion/glamour comunque è solo uno dei tanti generi, è un genere che mi piace. Mi è capitato all’inizio quasi per caso di partecipare, e mi è piaciuto, e ne ho fatti altri. Però in media ne faccio uno all’anno… Ci sono anche altri generei che mi piacciono e che sicuramente approfondirò meglio in futuro.

    Sui corsi, ci ho pensato, li ho cercati, ma come ti dicevo il 90% sono corsi base, quelli del genere che mi hai detto sono rari e a volte hanno dei costi stratosferici (ne ricordo uno che avevo visto l’anno scorso allo spazio Forma e passava i 1000 euro!). Idem per i WS, il 90% sono su glamour/moda/fashion. Io cerco di auto-istruirmi con libri e siti (si trova un sacco di roba in giro) ma imparare da solo non è facile. E cmq sul punto 3 (il cropping della foto) io sono un maestro!

    Cerco di confrontarmi con gli altri, per es. ho un amico davvero bravo che però fa solo quasi paesaggi… e fa foto quasi da rivista. Ho cercato di carpire anche da lui. Ma per il resto non è che ho amici che sono Cartier-Bresson…

    Comunque io sono aperto alle critiche costruttive; potresti darmi una mano per es. commentando un paio di mie foto, una che ti è piaciuta e una no, e poi il dibattito lo facciamo noi… se ti va, chiaramente.

    RispondiElimina

Dai, non essere pigro... lasciami un commento...