Il regalo?

Concludiamo il trittico di post natalizi parlando dei regali, croce e delizia di ogni Natale (e non solo). Non sono uno di quelli che fa regali a venti persone, anzi, forse (colpevolmente) ne ho sempre fatti troppo pochi. Negli ultimi anni ho riscoperto in parte questo piacere, però devono essere regali sentiti, che facciano piacere a chi li riceve ma anche a chi li fa.

Il regalo fatto per obbligo sociale è un incubo. Specialmente se di quella persona ti frega poco o se proprio non sai cosa regalargli. Cominci a pensare agli oggetti più improbabili o banali, per poi scartarli uno a uno mentre la data fatidica si avvicina inesorabile. Alla fine prendi qualcosa di inutile e ti autoassolvi pensando che tanto conta il pensiero.

Il regalo a una persona a cui invece tieni può essere anche peggio. Non vuoi deluderla. In questo caso ho imparato una regola molto semplice (anche se non sempre applicabile): il regalo deve venire da sé. Non devi essere tu a cercarlo, deve essere lui a trovare te. Pensi a quella persona e sai già cosa regalargli. Sai che quella cosa gli piacerebbe tanto, o sai che ne ha bisogno. L'hai sentita dire "mi piacerebbe comprare/fare/andare/vedere" e con nonchalance hai fatto finta di niente. Oppure ti capita per caso di imbatterti in qualcosa e di pensare che piacerebbe proprio a... Ecco, il regalo è venuto da te. Se poi la persona che lo riceve non se lo aspetta, o non c'è nessuna ricorrenza particolare, è ancora più bello. Il regalo perfetto.

2 commenti:

  1. E' vero... uso sempre la tattica del "nonchalance" con mia mamma, ed ogni volta la sorprendo sempre... o lei avrà capito e usa questo trucco x farsi regalare quello che vuole? :)

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  2. E la delusione è doppia, quando il regalo non piace!

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