Effetto farfalla

Durante queste feste appena finite, si sono raggiunti livelli di traffico mai visti. A partire dal 9 dicembre, subito dopo il ponte dell'Immacolata, e fino al 23 compreso, ho imprecato ogni singolo giorno per andare e tornare dall'ufficio. La tangenziale est di Milano per più giorni è stata congestionata come non mai, alcune sere ben oltre le 21. E lo sapete di chi è la colpa? Delle strade insufficienti? Dell'incremento nella consegna di merci prima di Natale? Del freddo pungente che ha scoraggiato anche i motociclisti più temerari? Del solito incidente (in realtà basta uno che si ferma a cambiare una gomma. Se poi si ferma anche la Polizia, siamo spacciati...)? No. La colpa è mia (e anche di mio fratello).

Avete presente l'effetto farfalla? Cito dalla solita onnipresente Wikipedia: Effetto farfalla è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.

Da qui la famosa espressione: "Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo".

E dove sarebbe la mia colpa? Semplice. Ho ordinato un libro tre CD da Amazon. Che mi sono stati spediti in due pacchi separati, da due posti diversi, con due corrieri differenti che hanno fatto strade diverse. Mio fratello invece ha ordinato tre LP (sì, esistono ancora, e stanno tornando un po' di moda) e sono stati mandati con tre spedizioni diverse.

E poi mi lamento del traffico. Sono stato io. Il mio ordine ha messo in moto una catena di eventi ineluttabili il cui risultato è stato quello di scatenare un bordello mai visto, e farmi perdere ore seduto in una scatola di metallo. Dovrò ricordarmene la prossima volta.

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