SBK Monza 2013

Quando non ci pensavo neanche più, è successo. Sono andato a Monza a vedere una gara. Può sembrare strano, dato che abito a pochi km, ma non avevo mai messo piede nell'Autodromo di Monza in vita mia (anzi una volta sì, ma per un evento aziendale, e non c'era nessuna gara, per cui non conta). Ho visto la Superbike, categoria che tra l'altro ho seguito pochissimo negli ultimi anni.

Tramite un conoscente di mio fratello abbiamo avuto due pass per tutto il fine settimana (tutti e 3 i giorni) con accesso paddock e pit walk sia sabato che domenica (e anche il parcheggio interno). Un bel lusso, non c'è che dire. Mille altre persone li avrebbero meritati più di me, ma che ci volete fare, stavolta la bottarella di culo è arrivata al sottoscritto.

Devo dire che è stato molto divertente, con dei distinguo. Le prove e la gara, come sospettavo, sono quasi noiose. Sei in un punto fisso e vedi i piloti passare davanti a te per pochi secondi, nello stesso modo giro dopo giro. Inoltre se non c'è un maxischermo in vista, praticamente non sai quello che succede. Però sentire i motori rombare, e vedere dal vivo la velocità a cui vanno, a cui frenano, e a cui cambiano è impressionante, e la prima cosa che ti viene in mente è "ma questi non sono normali". Ma del resto lo sapevi anche prima, i piloti sono tutti un po' matti e se non lo fossero non potrebbero fare quel mestiere.

Girare per il paddock invece mi è piaciuto molto. Probabilmente è merito anche dell'ambiente SBK che è molto rilassato, incontri piloti e personaggi più o meno famosi senza troppi problemi e senza troppe menate da parte loro. In MotoGP o Formula 1 non credo sia lo stesso. E poi, che ve lo dico a fare, c'è un sacco di gnocca...

Ovviamente la mia percezione è distorta dal fatto che per me era tutto gratis, avessi dovuto pagare una cifra considerevole probabilmente il mio giudizio sarebbe differente. Ero convinto che in TV la vedi meglio, e l'esperienza ha confermato. Diciamo che per una volta vale la pena. Comunque stando lì la sensazione è che in pochi abbiano pagato, se consideriamo il numero di sponsor e il fatto che ognuno regala pass ai propri ospiti.

Non potevo esimermi dal provare a fare qualche foto. Montato il fido 70-300, ho capito subito perché i fotografi a bordo pista hanno tutti degli obiettivi dal 500mm in sù. Anche alla focale massima, che sulla mia macchina diventa 460mm, ero comunque troppo lontano. E poi c'è il problema di inquadrare, a quella focale e alla velocità a cui si spostano le moto è difficilissimo. Ho iniziato all'Ascari, con il vecchio trucco della messa a fuoco manuale preventiva; in pratica metti a fuoco un punto e aspetti che il soggetto passi di lì. Così ho fatto, partendo con 1/1000s e diaframma tutto aperto. Quando sentivo il rumore arrivare a un certo livello, iniziavo a scattare a raffica. Però mi sono accorto subito di due problemi: 1/1000s non è abbastanza per fermare il movimento di un soggetto ad alta velocità e con una focale lunga, e il diaframma tutto aperto fa sì che la profondità di campo sia ridottissima, talmente ridotta che la moto in piega non era tutta a fuoco. Sono perciò passato a 1/2000s e f/9, dovendo alzare l'ISO a 800-1000 nonostante fossimo in pieno sole. Così i risultati sono migliorati molto.

Alla prima variante, che le moto fanno relativamente piano, ho usato le stesse impostazioni ma con il fuoco continuo, e devo dire che i risultati mi hanno stupito, alcuni scatti sono davvero nitidi. Sempre troppo lontano comunque, per cui in postproduzione ho dovuto ritagliarle tutte.

Questo post è già troppo lungo per cui spazio alle immagini; l'album è qui: http://donnifoto.zenfolio.com/sbkmonza2013

E qui sotto trovate il solito slideshow.


1 commento:

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