C'è qualcosa che mi sfugge

Vasco Rossi, Valentino Rossi, Luciano Pavarotti, Massimo Boldi. Cosa hanno in comune? Semplice: sono stati tutti pizzicati dalla Guardia di Finanza per aver evaso il fisco. E hanno pagato. Giustizia è stata fatta. Siamo tutti felici.

Da qualche anno è in atto questa caccia al VIP che più che altro è un'operazione mediatica. La GdF si è inventata che se una persona svolge gran parte della sua attività lavorativa e familiare in Italia, allora deve pagare le tasse qui (e quindi domicilio e residenza a cosa servono?). Anche se il VIP evade tanto, a quanto volete che ammonti il totale evaso da tutti i VIP pizzicati? Se va bene, a qualche centinaio di milioni di euro. Peccato che in Italia si stimi che l'evasione sia tra il 15 e il 20% del PIL, quindi qualche centinaio di miliardi di euro. Per cui, l'evasione del VIP è una goccia nel mare, ma ovviamente fa notizia e noi tutti pensiamo che si stia facendo una strenua lotta agli evasori.

Il VIP in genere finisce per pagare, per una pure questione di immagine. Infatti avrebbe tutti i mezzi per pagare uno stuolo di avvocati e tirare avanti la causa per 10 anni, e magari vincerla pure. Il fatto è che, se sei ricco, la tua evasione si trasforma magicamente in elusione, cioè evasione legalizzata. Come si fa? Semplice, un trust alle Cayman, una Soparfi (società di partecipazione finanziaria) in Lussemburgo, un conto in Liechtenstein. Tutto ciò è legale, ma chiaramente possibile e conveniente solo se il vostro patrimonio ammonta almeno a qualche milioncino. Ed il tutto è (più o meno) legale. E comunque state tranquilli, potrete riportare tutto nella legalità con il prossimo scudo fiscale, senza neanche dover pagare tutto quello che avreste dovuto pagare.

Ma la cosa che mi fa incazzare non è neanche questa. Il vero scandalo è il fatto che chiunque in Italia non sia un dipendente, evade allegramente senza nessun problema. Di questo mi scandalizzo: non me ne frega niente se Vasco Rossi evade, ma mi frega che il mio dentista, il mio elettricista, il mio idraulico, il mio imbianchino, persino il mio negoziante sotto casa non pagano impunemente le tasse.

Qualche anno fa, quando uscirono i famosi file con le dichiarazioni dei redditi (una bomba di democrazia, infatti subito bloccata) ovviamente gli ho dato un'occhiata anche io. E non capisco: a leggere le cifre dichiarate, dovrei vedere un sacco di gente che conosco al semaforo a chiedere l'elemosina, e invece girano con il SUV. C'è qualcosa che mi sfugge.

3 commenti:

  1. se una persona svolge gran parte della sua attività lavorativa e familiare in Italia, DEVE pagare le tasse qui perché è giusto così e perché la legge lo prevede.
    la residenza in particolare non è un quid iuris ma un quid facti, ovvero deriva non dalla volontà ma dallo stato dei fatti.
    per il resto sono d'accordo con te, bisognerebbe incentivare anche per le piccole spese l'uso della moneta elettronica, che è più facilmente tracciabile.
    ciao!!!!

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  2. Infatti a mio figlio gli dirò che da grande dovrà fare l'idraulico :)

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  3. Pagare le tasse è come la droga, una volta che entri nel tunnel non esci più.

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