Photoshow 2011

Anche quest'anno ho fatto il consueto giro al Photoshow; edizione più o meno come al solito, anche se la crisi si è fatta sentire e gli stand con set dove fotografare qualcosa o qualcuno di decente erano davvero pochi. Comunque mi sono divertito per un  "episodio collaterale" inaspettato che non posso citare qui, ma sul quale abbiamo poi ricamato per mesi :-)

Alla fine mi sono concentrato quasi esclusivamente sull'uomo lucertola (!) e su questa bellissima modella che i miei amici hanno anche pensato di tampinare mentre stava andando via dallo stand (e lei è stata anche molto gentile).

Nel frattempo ho ripreso a fare workshop, per cui... prima o poi arriveranno anche delle foto decenti.


Notizia fondamentale. Mi sento rassicurato.

"Dopo la fine della storia d'amore con Luca Marin, Federica Pellegrini ha deciso di cancellare anche il tatuaggio a lui dedicato, e cioè la scritta Balù sulla caviglia destra, come rivela il suo tatuatore di fiducia. Tatuaggio subito sostituito perché quest'estate in vacanza a Jesolo la Pellegrini e il nuovo fidanzato, Filippo Magnini, si sono fatti disegnare due nuovi tattoo: lei un teschio messicano sul braccio, lui un piccolo Calimero. E i tatuaggi della Pellegrini sono sempre otto."
Cristina Parodi - TG5, 18 sett. 2011, edizione delle 20

Commodity

Vi siete mai chiesti perché Windows costa un botto di soldi, e invece Mac OS X poche decine di euro (attualmente 23,99 euro per passare a Lion)? Facile, per Microsoft l'OS è uno dei suoi core business, per Apple no. Per Apple il suo OS è semplicemente una commodity. Semplicemente un pezzo del suo vasto ecosistema, un ingranaggio. Non è con Mac OS X che Apple fa i soldi, ma, guardando uno degli ultimi bilanci, con la vendita di iPhone/iPad e di canzoni su iTunes e di app sull'App Store. E il sistema operativo che gira sulle sue macchine diventa funzionale a tutto questo, e nulla di più. Non è più importante IL sistema operativo in sé, ma quello che ti permette di fare.

Apple in questi anni ha inventato un business completamente nuovo, un mercato che non c'era. Io, pur non amandola troppo per via di una certa arroganza che ormai fa capolino quà e là, non posso fare altro che ammirare una tale lungimiranza e strategia visionaria.

Fresca e protetta

Avete mai fatto caso che in tutte le pubblicità di assorbenti e roba intima per donne riecheggiano sempre queste due parole? Fresca e protetta.

Adesso io non pretendo di capire, facendo parte dell'altra metà del cielo. Però sul fresca ci posso arrivare anche io. Va bene. Ma il protetta? Protetta da cosa? Da chi? Forse che in quei giorni c'è qualcuno che va in giro a infilzarle o prenderle a bastonate (lo so che qualcuno di voi sarebbe anche contento)? Spiegatemi.

Ho provato a chiedere a Google, inserendo come chiave di ricerca (ovviamente) "fresca e protetta". Tra i primi 10 risultati sono uscite pagine su centri estetici, borse termiche, creme solari per neonati, igiene intima in gravidanza, un albergo a Cervia, cosmetici, come scegliere l'acqua giusta, e una centralina modificata per la Lotus Elise (!). No, non ci siamo.

E l'altro giorno ero con la tv accesa di sottofondo, mentre facevo altro. A un certo punto sento le due parole magiche, alzo lo sguardo aspettandomi la solita pubblicità di una che si lancia col paracadute, e un'altra che mette l'assorbente sulle bocchette di aerazione dello scompartimento del treno (ve la ricordate? ne parlò anche la Littizzetto). E invece no: stavolta è Filippa Lagerback che fa la pubblicità delle cicche. "Perché io voglio sentirmi fresca e protetta anche fuori casa!". Ah si? Certo, la cicca rinfresca l'alito tipo metano (citazione), ma il protetta? Protetta da cosa? Anzi, forse la cicca se non la mangi per i denti è anche meglio...

Un giorno capirò, nel frattempo scusatemi (non ho l'aria condizionata, il caldo di questi giorni mi ha ispirato questi post...).

MI-BO

Non amo molto guidare, e tanto meno quando la strada è tutta dritta per 200km. Come sulla Milano-Bologna, sulla quale rischio di addormentarmi ogni volta. L'unica cosa che mi piace è il fatto che per un lungo tratto la linea ferroviaria dell'alta velocità costeggia l'autostrada, e ogni tanto passa un Frecciarossa. Compare all'improvviso e in pochi secondi sparisce all'orizzonte. Tu stai andando a 130 (velocità Tutor) e lui in pochi attimi ti lascia lì, come se fossi fermo, e se ne va leggiadro fendendo l'aria.

Ovviamente il mio pensiero corre subito agli stupendi Shinkansen giapponesi. Sei lì che passeggi bello tranquillo per Tokyo, come al solito circondato da un dedalo di palazzi, strade, sopraelevate, tunnel, dalla configurazione non sempre chiara al colpo d'occhio. Non sai se su quella sopraelevata passa una strada o dei binari. E all'improvviso compare dal nulla una sagoma bianca, liscia, geometrica. E' uno Shinkansen, magari un N700, che è appena partito o sta arrivando in città. Procede piano, si divincola tra i palazzi, ti passa a fianco silenzioso, pronto a scatenare tutta la sua velocità di lì a pochi minuti. La foto sopra (fonte: http://www.kirainet.com/english/shinkansen-crossing-tokyo) probabilmente dice tutto meglio di queste mie parole.

Che devo fare, la giapponesite non mi passa...

E tu, in che parte della curva sei?

La distribuzione normale, o curva gaussiana, è usata in statistica per descrivere molti fenomeni naturali, che tendono a distribuirsi con una forma a campana intorno a un valore centrale. Che so, pensate all'altezza, al numero di scarpe, al peso, all'intelligenza... Un numero alto di campioni verso il centro e poi via via meno verso le code.

Ovviamente si applica anche ai fenomeni sociali: il periodo di ferie, la frequenza con cui andate al ristorante, quante volte fate sesso, quante volte il bambino si mette a piangere durante la notte (questo parametro è collegato con il precedente!) e via così. In questo caso la definizione non è proprio corretta, in quanto sotto lo zero non si può andare, però rende l'idea... che so, la media è andare al ristorante 4 volte al mese, qualcuno non ci andrà mai (e meno di così è impossibile), qualcuno ci andrà tutti i giorni (e più di così è impossibile), per cui la curva potrebbe essere un po' asimmetrica. Però avete capito.

Ognuno di noi inoltre fa parte di infiniti insiemi: uomini e donne, giovani e vecchi, sposati e non, con figli e non, lavoratori e non, quelli a cui piace la musica e quelli a cui piace solo il rock anni 70, quelli a cui piacciono i film e quelli che guardano solo fantascienza... Infiniti insiemi.

Per cui da un po' mi chiedo: ma io, rispetto a questo insieme X, in che parte della curva sono? Al centro o nelle code? E soprattutto, dove sarebbe meglio stare, al centro (e quindi con la massa) o nelle code (fuori dalla massa)? Dipende dall'insieme, ovviamente (ma ultimamente pendo più dalla parte della massa).

Tutti amiamo pensare di essere unici e di poterci distinguere, ma la verità (dato che la statistica non è un'opinione) è che anche noi (anche io, anche tu) facciamo parte, con buona probabilità, della tanto vituperata massa. Almeno per un tot di insiemi. Adeguati alla massa e vivi felice, mi verrebbe da dire.

Chissà se, paradossalmente, per un numero N di insiemi, la nostra posizione nella curva per ognuno di essi, considerati tutti insieme, a sua volta si distribuisce come una gaussiana...

Siete perplessi? Anche io... (sarà il caldo di questo fine agosto).

Investimenti

"Se ho 2000 euro me li ballo al gratta e vinci..."

F.B. (detto Sciambola)

Giungono voci


"Giungono voci di infiorata con le zucchine..."

Ma sono rimasti tutti a casa?

Avevo già fatto un post sul fatto delle ferie scaglionate 3 anni fa. Ma ogni anno è sempre peggio. Venerdì scorso (5 agosto) non ho trovato posto sotto casa mia. Sarà la crisi, sarà che ormai tutti fanno le ferie da giugno a settembre, ma ormai esclusa la settimana di ferragosto a Milano c'è la stessa gente del resto dell'anno.

Io sinceramente preferivo prima. Tutto il mese la città si svuotava e se restavi te la godevi. Se andavi in ferie fuori periodo, pagavi poco e non c'era folla. Se andavi ad agosto, mettevi  in conto le tue 12 ore per fare Milano-Rimini e pace. Adesso in città c'è casino sempre (e code assicurate), e se vai in ferie a luglio ci trovi quasi più gente che ad agosto. E anche i prezzi ne hanno risentito, ormai tra questi due mesi la differenza di prezzo si è assottigliata.

Chiudo con un bel luogo comune: si stava meglio quando si stava peggio (e non ci sono più le mezze stagioni).

Where have you been

All of my life
Where have you been
I wonder if I'll ever see you again
And if that day comes
I know we could win
I wonder if I'll ever see you again
Lenny Kravitz - Again

Amore vero = Crema rassodante

Era da molto tempo che non sentivo un'affermazione talmente geniale da trascendere il tempo e lo spazio, e assurgere a valenza assoluta. Dopo la storica frase "Sto cercando di gestire un rapporto all'alba del terzo millennio" pronunciata tempo fa da un collega, è ancora un collega (questa volta donna) ad avere l'onore della nuova frase totale che dà il titolo a questo post. Una frase che nella sua genialità può essere paragonata a quella "Sarai ferramenta!" di fumettiana memoria.

"Amore vero = Crema rassodante" racchiude dentro di sé tutto, il buio e la luce, l'inizio e la fine, il relativo e l'assoluto, il bene e il male. E quel segno di uguale dalla matematica bidirezionalità cosa significa, che l'amore vero esiste e quindi le creme rassodanti funzionano, o viceversa, queste ultime sono una chimera e quindi l'amore vero è una pia illusione?

Quesito universale.

Lukla

Sir Edmund Hillary e lo Sherpa Tenzing Norgay sono stati i primi uomini giunti in cima all'Everest. In loro onore è stato ribattezzato l'aeroporto di Lukla, in Nepal, utilizzato dagli scalatori che si avventurano sulla montagna più alta del mondo.

E' considerato l'aeroporto più pericoloso del mondo, e il perché è presto detto: è situato a 2800 metri di altezza, quindi l'aria è già abbastanza rarefatta, e il fatto che si trovi in pieno Himalaya fa sì che le condizioni meteorologiche siano estremamente variabili. Inoltre, la pista è lunga solo 460 metri e ha una pendenza (!) del 12%. In pratica ci possono atterarre e decollare solo piccoli aerei ed elicotteri. Inoltre, da un lato della pista c'è uno strapiombo, e dall'altro la montagna (per cui in caso di errore in atterraggio non è possibile "riattaccare" e riprendere quota).

Ecco un bel video che mostra sia decolli che atterraggi, e tra l'altro in un giorno con un bel traffico (e fa anche un po' ridere):


Vogliamo provare l'emozione dalla cabina?


Ogni tanto le condizioni sono proibitive e le cose (purtroppo) non vanno sempre bene:


Per fortuna non mi piace la montagna...

Politico

"Senta... Io sono un uomo politico, e questo vuol dire bugiardo e truffatore, e quando mi chino a baciare i bambini rubo loro le caramelle. Ma vuol dire anche che mi lascio aperte tutte le porte... "
Jeffrey Pelt - Caccia a Ottobre Rosso

Anonimi

Qualche settimana fa ho fatto una gitarella in Liguria, percorrendo un po' di sentieri tra Camogli e Portofino. Il mio amico aveva in tasca un piccolo ricevitore GPS, e ha salvato tutto il percorso. Dopodiché ha caricato tutto online, su Everytrail, e così ci possiamo rivedere il cammino, e sapere quanti km abbiamo fatto, quanto dislivello abbiamo superato, quanto ci abbiamo messo, ecc. E grazie alla magia del web 2.0, posso condividere tutto ciò con voi. In questo caso, un'applicazione simpatica e utile. E pazienza per la privacy.


Cinquant'anni fa, eravamo tutti anonimi. Le nostre attività quotidiane non lasciavano tracce. Oggi, inutile dirlo, non è più così. Siamo tutti (potenzialmente) monitorabili.

Il cellulare che portiamo in tasca rende nota la nostra posizione (anzi, ormai la polizia si basa solo su quello durante le indagini a quanto pare...). Gli estremi delle telefonate sono tutti loggati. Gli SMS sono tutti registrati. La navigazione internet è monitorata dai provider. Il Telepass comunica dove andiamo. Le telecamere sono ovunque, e ci riprendono mille volte al giorno. Al supermercato, le tessere fedeltà registrano cosa compriamo. Il bancomat e le carte di credito fanno lo stesso.

Ma ultimamente stiamo andando oltre, verso scenari nuovi, che aprono questioni nuove. Per esempio, quasi tutti gli smartphone sono dotati di GPS, e possono registrare con precisione assoluta i luoghi che visitate. Dicono a voi dove siete e dove andare, ma di contro lo possono (potenzialmente) dire anche a qualcun'altro. E' fresco il caso dell'iPhone, che registrava "per sbaglio" tutti i posti in cui era stato il telefono. Oppure il caso di TomTom, che raccoglie dati collettivi sulla posizione dei veicoli per calcolare i percorsi tenendo conto anche del traffico. Ebbene, tali dati sono stati venduti al governo olandese, che li ha usati invece per sapere dove gli automobilisti superano più di frequente i limiti di velocità, e piazzare di conseguenza gli autovelox. O i social network, dove è l'utente stesso a fornire tutti i dati volontariamente: rete di amici, parenti, gusti, quello che ti piace, quello che non ti piace, cosa ti sei comprato, cosa guardi... Una miniera d'oro per chi è interessato a quelle informazioni per scopi di marketing. E non solo.

Quasi ogni nostra attività lascia tracce. Queste tracce potrebbero essere usate a nostro favore, ma anche contro di noi. Non a caso tutti i maggiori Paesi si sono posti il problema, e hanno emanato apposite leggi per tutelare la privacy (ovviamente ben lontane dall'essere perfette).

Se state pensando "ma tanto io non ho niente da nascondere", lasciate perdere. Non è quello il punto.

Le spalle di una donna

"Sei stupenda... Ti devi tagliare i capelli.

Dice sul serio?

Le spalle di una donna sono gli avanposti della sua mistica. E il suo collo, se è viva, ha tutto il mistero di una città di confine... di una terra di nessuno. È il conflitto fra la mente e il corpo."
John Milton e Mary Ann - L'avvocato del diavolo